In un contesto culturale ed ecclesiale molto diverso dal passato, i religiosi e le religiose della diocesi sono disponibili a far crescere la comunione ecclesiale, trovando anche nuovi ambiti di collaborazione, pur nella fedeltà al loro carisma specifico. Questa prospettiva, indicata dall’arcivescovo Lauro nell’incontro, sabato scorso, all’Istituto Salesiano con circa 250 religiosi, religiose, consacrati e consacrate secolari, è stata approfondita in un dialogo schietto e propositivo. L’urgenza di “conoscersi meglio e condividere anche i limiti per trasformarli in sinergia per la Chiesa locale” è stata sottolineata da padre Giancarlo Girardi, coordinatore della vita consacrata in diocesi, mentre mons. Lauro ha evidenziato alcuni ambiti: dai giovani, ai punti di ascolto-riconciliazione previsti in ogni zona pastorale, al versante educativo della carità e di tante emergenze come migranti, sanità, scuole ecc….
I vari istituti religiosi ora proseguiranno il confronto a partire dalla identità di ciascuno: i carismi, per andare oltre l’affaticamento delle organizzazioni e/o opere, ma anche la memoria di una Chiesa locale che sa ridimensionarsi, per porre in primo piano il senso del suo esistere come comunità di discepoli e testimoni.
Il dialogo fra i religiosi e le religiose con l’Arcivescovo (foto Lever)