Il 27 gennaio 2018 si è svolto un incontro di conoscenza per la comunione tra religiosi nell’ambito del programma previsto per il 2018. Il primo intervento del 27/1 aveva riguardato gli Istituti secolari, presenti in diocesi con 8 istituti e 110 membri: la loro caratteristica fondamentale è la consacrazione nella secolarità, la vita nello stato laicale, con un particolare criterio di riserbo e coinvolti nella storia (cf. relazione a parte).
Diamo qui alcuni estratti riguardanti due famiglie francescane, intervenute subito dopo, presenti ab antiquo in Trentino e oggi in una fase di riorganizzazione a più ampio raggio. Hanno presentato le proprie relazioni fra Marco Tomasi (frati minori) e fra Massimo Lorandini (cappuccini). Entrambi hanno esordito con significativi rimandi a testi di san Francesco, rispettivamente alla lettera di s. Francesco ad un ministro e al Testamento, con accenti tipici sulla “minorità”, l’umiltà, la povertà e l’attenzione agli ultimi. Un messaggio attuale anche oggi è il vivere ogni relazione come restituzione a Dio datore di ogni dono, in uno spirito di non appropriazione, accogliendo ogni persona con benevolenza e misericordia.
Testo completo nei PDF allegati.
“C’è gente che Dio prende e mette da parte. Ma ce n’è altra che Egli lascia nella moltitudine, che non ‘ritira dal mondo’. È gente che fa un lavoro ordinario, che ha una famiglia ordinaria, o
che vive un’ordinaria vita da celibe.
Noi altri, gente della strada, crediamo con tutte le nostre forze, che questa strada, che questo mondo dove Dio ci ha messo, è per noi il luogo della nostra santità.” (Madeleine Delbrel)