Anche quest’anno, nel giorno della memoria liturgica di Santa Bakhita – 8 febbraio – si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione Contro la Tratta di Persone (GMPT).
La prima edizione è stata celebrate l’8 febbraio 2015, per volontà di papa Francesco, che nel 2014, ha incaricato le Unione Internazionali delle Superiore e dei Superiori Generali (UISG/USG) di promuovere tale giornata. La lettera della Segreteria di Stato è la risposta a richieste fatte da religiose impegnate da anni contro la tratta, che hanno dato voce ad organizzazioni che da anni già celebravano in questa data la giornata contro la tratta.
“Cari fratelli e sorelle, oggi, 8 febbraio, memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, la Suora sudanese che da bambina fece la drammatica esperienza di essere vittima della tratta, le Unioni Internazionali delle Superiore e dei Superiori Generali degli istituti religiosi hanno promosso la Giornata di Preghiera e Riflessione contro la tratta di persone. Incoraggio quanti sono impegnati ad aiutare uomini, donne e bambini schiavizzati, sfruttati, abusati come strumenti di lavoro o di piacere e spesso torturati e mutilati. Auspico che quanti hanno responsabilità di governo si adoperino con decisione a rimuovere le cause di questa vergognosa piaga, una piaga indegna di una società civile. Ognuno di noi si senta impegnato ad essere voce di questi nostri fratelli e sorelle, umiliati nella loro dignità. Preghiamo tutti insieme.
(Papa Francesco, Angelus Domini 8 Febbraio 2015)
Tratta e migrazioni è Il tema della Giornata Mondiale di Preghiera e riflessione contro la tratta 2018. Il tema mette a fuoco il dramma della tratta di persone tra le popolazioni itineranti: i migranti, i rifugiati e gli sfollati. Siamo invitati ad accendere una luce, per questi nostri fratelli e sorelle. Tratta di persone e contrabbando (o traffico) di migranti sono due realtà diverse che sempre di più si intrecciano tra loro. La violenza e lo sfruttamento sofferto dai migranti che si mettono in viaggio senza avere un visto di entrata in un altro paese, sono spesso identificabili come tratta di persone. La vulnerabilità causata dal loro status li rende preda facile dello sfruttamento sessuale e lavorativo. Spesso migranti e rifugiati sono costretti a lavorare per molte ore al giorno, guadagnando pochissimi soldi, obbligati a queste condizioni per pagare il debito contratto. L’importo del debito aumenta a discrezione dei trafficanti e sono in molti a soffrire minacce e ritorsioni se non possono pagare. Molti migranti, durante il tragitto scompaiono, vittime del traffico di organi. Nel mondo globalizzato i flussi migratori sono aumentati; a questo si contrappongono politiche migratorie sempre più restrittive da parte di molti paesi. Questa situazione favorisce la vulnerabilità delle popolazioni migranti, che sono diventate, in tutto il mondo, un gruppo ad alto rischio per la tratta di persone, sia durante il trasporto, nei paesi di transito, sia una volta arrivati a destinazione.
Come segno di partecipazione e di comunione con quanti nel mondo celebrano questa giornata accendiamo nei nostri cuori e con le nostre vite, una luce di accoglienza, di speranza e di incontro. Accendiamo insieme una luce per la libertà, contro ogni forma di schiavitù.
In occasione della memoria liturgica di Santa Bakhita, la Comunità delle Madri Canossiane invita quanti lo desiderano, alla Celebrazione Eucaristica – Presieduta dall’Arcivescovo Mons Lauro Tisi – presso la Chiesa del Convento in Largo Porta Nuova, 2, Trento giovedì 8 febbraio ad ore 18.00.
canossiane trento porta nuova