‘Il Trentino fa molto sia per i missionari che per l’Abruzzo!’.
Con queste parole, Benedetto XVI ha sorpreso l’Arcivescovo Bressan, salutandolo a margine dei lavori del Sinodo per l’Africa, in corso in Vaticano fino a domenica 25 ottobre.
‘E’ stato il Santo Padre a prendere l’iniziativa ‘ conferma mons. Bressan ‘; sono rimasto colpito molto positivamente dalle sue parole, anche perché non mi aspettavo che fosse così a conoscenza del nostro impegno sia sul fronte della missione, che su quello dell’emergenza apertasi con il terremoto, che ha visto il Trentino in prima fila nei soccorsi come nella ricostruzione.
‘Gli ho assicurato ‘ conclude l’Arcivescovo ‘ che continueremo in questa duplice opera generosa’.
Intanto, lunedì scorso, 12 ottobre, mons. Luigi Bressan, è intervenuto all’Assemblea plenaria del Sinodo, composta da 244 Padri sinodali: 197 provengono dall’Africa, 34 dall’Europa, 10 dall’America, 2 dall’Asia ed 1 dall’Oceania. Tre le lingue ufficiali: francese (al cui gruppo è iscritto anche mons. Bressan), inglese e portoghese.
Dopo aver ringraziato il Papa per averlo coinvolto in ‘un’esperienza ecclesiale così ricca’, ha parlato quale Presidente della Commissione della Conferenza episcopale italiana per l’evangelizzazione e la cooperazione tra le Chiese.
Come tale ha ricordato che l’Italia si sente ‘per più motivi particolarmente legata al continente africano’ ed ha sottolineato l’attuale presenza di missionari italiani: ammontano a 3.601, sono espressione di 276 Istituti missionari o di vita consacrata e sono presenti in 48 dei 53 Stati africani.
‘E’ una vasta rete ‘ ha aggiunto mons. Bressan ‘ anche perché dietro ad ogni religiosa, fratello o presbitero sappiamo che non vi è solo una famiglia di sostegno, ma anche una comunità e sempre più l’intera diocesi di partenza’.
Senza inutili trionfalismi, mons. Bressan ha ricordato come la storia della missione sia anche storia di una testimonianza pagata con il sangue: ‘Molti degli inviati sono stati martiri della fede, della speranza e della carità, capaci del dono della vita insieme con i fratelli e le sorelle che hanno scoperto il Cristo dal volto africano e che già secondo il grande piano di mons. Comboni sono i primi e fondamentali evangelizzatori dell’Africa’.
Alla vigilia della Giornata Missionaria Mondiale (che viene celebrata domani, domenica 18 ottobre), l’Arcivescovo ha messo in luce anche la generosità del popolo italiano nei confronti delle missioni. Mons. Bressan ha sottolineato anche il ruolo di ‘tante associazioni e gruppi di amici che si occupano di solidarietà internazionale, segno di inventiva e di generosità’.
Ai Padri sinodali provenienti dall’Africa, l’Arcivescovo ha quindi rivolto un appello: ‘Aiutateci a conservare o a recuperare la dimensione religiosa dell’esistenza, l’entusiasmo per il dono della salvezza, l’adesione di giovani a un progetto di vita dagli orizzonti vasti’.