Origine dell’Istituto
Il sacerdote, don Giacomo Alberione, fondatore e padre di 9 famiglie religiose, che formano tutte assieme la «Famiglia Paolina», diede vita a questa Congregazione il 7 ottobre 1938 con l’apertura della prima casa a Genzano di Roma.
Quarta nell’ordine di fondazione, questa famiglia religiosa, destinata esclusivamente alla cooperazione pastorale, era nel pensiero del fondatore già dal 1907, quando giovanissimo sacerdote, faceva le prime esperienze di ministero pastorale.
Spirito dell’Istituto
Ogni parola è piccola nell’ampio dialogo della storia, ma diventa grande quando è riconosciuta sulla bocca di Dio, è vista seminata nei solchi dell’umanità, è sognata oltre la frontiera dell’immediato.
Anche le Pastorelle si possono vedere così: una piccola parola che fa memoria della Parola definitiva: il Verbo si fa uomo, servo, Pastore, per rivelare l’amore del Padre dentro e per l’orizzonte umano, che diventa così spazio dell’annuncio e della comunione, dove lo Spirito Santo non cessa di parlare alla Sposa, Creatura verbi, la Chiesa.
Le Suore di Gesù buon Pastore – “Pastorelle” – esistono nella Chiesa per lasciar trasparire il volto del Pastore, Gesù di Nazareth, che mentre cammina con il suo popolo, lo conosce e gli offre la via dell’esodo, mentre ne compatisce le ferite, ne ha cura e lo raduna nell’amore del suo corpo crocifisso e risorto.
Partecipare alla missione pastorale del Cristo, che è la caratteristica del carisma delle Suore Pastorelle, si realizza all’interno delle Chiese locali, nell’edificazione delle comunità cristiane, perché queste sono chiamate ad essere segno di quel popolo nuovo e riconciliato nella vita offerta dal Pastore.
La missione delle Pastorelle è vissuta in comunione con i pastori e si caratterizza per il servizio della Parola nella evangelizzazione e nella catechesi, per l’animazione liturgica, per la formazione degli operatori pastorali e anche per altre forme di servizio conformi al proprio Carisma, secondo le esigenze dei luoghi e dei tempi.
Le Pastorelle, oltre che in Italia, sono presenti in Albania, Argentina, Australia, Bolivia, Brasile, Colombia, Cile, Corea del Sud, Filippine, Gabon, Germania, Messico, Mozambico, Perù, Uruguay, Venezuela.
Il loro cammino è teso a riconoscere e porre al centro della propria vita la persona di Gesù buon Pastore, amato e vissuto come Via Verità e Vita. È in questa tensione che acquistano senso la disponibilità ad amare fino al dono della vita, la libertà di fronte ai beni, la fedeltà al disegno di Dio sempre nuovo e imprevedibile.
In Maria, la madre di Gesù buon Pastore e in Pietro e Paolo, apostoli e pastori, le Pastorelle trovano l’esemplarità di una missione vissuta con il cuore della madre che, generando il Figlio, è grembo della comunità ecclesiale, con la passione di Pietro nel servire con gratuità e il coraggio di Paolo nella ricerca di un ministero pastorale in dialogo con la storia e le sue espressioni culturali.
Le Pastorelle vivono la consacrazione pastorale in comunità fraterne e coltivano la comunione di vita per essere segno visibile che tutti gli uomini sono chiamati alla fraternità e alla riconciliazione in Cristo.
Presenza in diocesi
Nella Diocesi di Trento le Pastorelle offrono il servizio educativo nella scuola materna e svolgono il loro ministero pastorale nella catechesi, nella liturgia e nella visita a persone anziane e ammalate.
Ovunque vogliono lasciarsi guidare dalla passione per la Chiesa e per il suo realizzarsi nel tempo e nello spazio; per un annuncio del Vangelo che si renda presenza, dialogo, carità in mezzo agli uomini e alle donne di cui condividono i passi perché sono quelli del popolo di Dio in cammino.