Origine dell’Istituto
L’Istituto delle Suore di Carità della S. Croce ebbe le sue origini a Coira nel 1852 per opera di padre Teodosio Florentini, cappuccino. Gli fu vicina la confondatrice madre M. Teresa Scherer, che ne continuò l’opera dopo la sua more con eroica fiducia in Dio e filiale fedeltà verso il padre fondatore.
Nel 1856 l’Istituto fissò la sua Casa madre nel cuore della Svizzera, a Ingenbohl sul lago dei quattro Cantoni.
Appartengono alla Congregazione circa 4.800 suore, diffuse in Lutto il mondo, suddivise in 17 Province, attive in Europa o nelle missioni dell’India, a Taiwan, nel Brasile, in Africa.
Padre Teodosio Fiorentini nacque a Münster (Canton Grigioni ) nella Svizzera e morì durante un viaggio apostolico il 15 febbraio 1865. Di doti eccezionali, aveva raggiunta a soli 17 anni la doppia laurea in filosofia e in fisica, ed era entrato nelle file dei padri Cappuccini.
Appena ventiduenne celebrò la prima Messa; subito dopo venne nominato maestro dei novizi. Fu quindi professore, scrittore, superiore del convento, predicatore ricercato. Nelle sue missioni caritative conobbe i profondi mali sociali del suo tempo (lotta accanita contro ogni istituzione religiosa, campagna massonica, ecc.). E proprio in questi tempi concepì il piano ardito di fondare una nuova Congregazione femminile.
Nella Svizzera divenne il pioniere di possenti opere di assistenza. C’era tanto da fare: fondare scuole, assistere gli ammalati, organizzarne 1a cura negli ospedali, raccogliere amorevolmente gli orfani e i fanciulli abbandonati, occuparsi dei reietti della vita. Tentò perfino di aprire e organizzare fabbriche. Il suo spirito sopravvive nelle sue suore, che ancora oggi si prodigano in ogni campo della vita caritativa.
Madre M. Teresa Scherer fu la prima superiora generale delle Suore di Carità della S. Croce. Fu per le suore una madre ottima, una saggia guida; e per tutti i bisognosi una larga soccorritrice. Sotto la sua direzione l’Istituto si sviluppò rapidamente.Morì il 16 giugno 1888 a Ingenbohl, in concetto di santità.
E’ stata beatificata dal Santo Padre, Giovanni Paolo II, il 28 ottobre 1995.
Spirito dell’Istituto
Le Suore della S. Croce seguono con i loro fondatori il Crocifisso e calcano coraggiosamente le loro orme sulla via della carità. La Congregazione attinge il suo spirito dal Vangelo e segue la serena e semplice via tracciata dal poverello di Assisi. Le Suore della S. Croce appartengono infatti al Terz’ Ordine regolare di S. Francesco d’Assisi. Questa Regola è inserita nelle Costituzioni orientate tutte secondo lo spirito francescano, che affonda le sue radici negli attuali perenni grandi ideali nati dal Vangelo.
E inoltre: «I bisogni del tempo sono la volontà di Dio» aveva detto il fondatore. Questa sua grande larghezza di vedute vive ancora tra le sue suore, che cercano di adattarsi a tutte le circostanze, a tutti gli ambienti sociali e, per quanto possibile, in tutti i campi di ogni attività creativa moderna.
Le suore della S. Croce sono relativamente poco diffuse in Italia appena 202 in 20 case disseminate dalla Lombardia all’Adriatico, dal Brennero alla Campania.
Esse hanno la loro Casa provincializia a Besozzo, Provincia di Varese.
Presenza in diocesi
Nella diocesi di Trento sono in due case: in qualità di infermiere presso l’Ospedale «San Pancrazio» di Arco; presso la scuola materna (e aiuto alla parrocchia) a Scurelle in Valsugana.