Origine dell’Istituto
La Congregazione delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù nasce l’8 febbraio 1831, quando Teresa Eustochio Verzeri, sotto la guida spirituale del Canonico Giuseppe Benaglio, dà origine all’Istituto, aprendo sul Gromo in Bergamo Alta, una casa insieme a un gruppo di giovani della società bene bergamasca, interessate e “chiamate” al compito di recuperare numerose ragazze bisognose e di prendersi a cuore la loro educazione.
L’iniziativa nasce da una lunga e sofferta maturazione spirituale all’interno del Convento benedettino di S. Grata, dove la giovane Teresa Verzeri trascorre alternativamente circa 13 anni.
Superiora e madre della piccola Comunità, “pusillus grex”, come la definisce il Benaglio, organizza gradualmente la vita della Congregazione, che si espande con rapidità nei paesi vicini e in città lontane come Roma, Recanati, Trento, traducendo generosamente nelle opere apostoliche lo spirito e il carisma della Congregazione, “rivelare all’uomo l’amore del Padre, che si piega sui miseri e li colma di misericordia; perseguendo in tutto la gloria di Dio e il bene delle anime”.
In breve tempo, Teresa Verzeri dà vita ad una sorprendente fioritura di opere, che accolgono ogni forma di povertà morale, fisica, spirituale delle giovani generazioni, accompagnando l’attività di fondatrice con una intensa vita spirituale, che attinge vigore e ispirazione dai grandi mistici e apostoli della Chiesa universale: da Teresa d’Avila a S. Ignazio di Loyola, a S. Francesco di Sales; organizza e stende le Regole della Congregazione che vengono approvate nel 1847.
Si fa soprattutto guida spirituale delle suore e delle stesse “giovinette” con numerosi scritti, raccomandazioni che sono, accanto ai sette volumi dell’Epistolario, veri e propri “trattati” sia di dottrina spirituale che pedagogica. Basti richiamare i tre volumi del Libro dei Doveri, dai quali emerge il vigore e la consapevolezza di un’ascesi voluta, necessaria, equilibrata, che riguarda la persona tutta intera, nella sua realtà fisica, psichica, spirituale e l’esigenza mistica tutta teresiana dei “Dio solo”.
L’Istituto si sviluppa rapidamente sulla luminosa scia di questa grande anima e appassionata apostola, che si apre con disponibilità e flessibilità ai bisogni della Chiesa del suo tempo e alle esigenze emergenti della società, dando vita a scuole, doposcuola, convitti, opere assistenziali, ricreatori festivi, catechesi nella direzione mirata di raggiungere il cuore dei poveri, in particolare la categoria dei giovani.
In seguito l’Istituto dilata in Italia la sua attività apostolica con opere prevalentemente di tipo educativo-culturale.
Sollecitato da nuove urgenze missionarie, l’Istituto ha allargato il cuore ad altre povertà, perché la misericordia del Cuore di Cristo sia salvezza per tutti.
Nel 1931 ha iniziato l’attività in Brasile, prima nel Rio Grande di Sul, poi nel Nord-Est, in Bolivia con opere educative e assistenziali che si allargano a scuole, ospedali, asilo-nido, banca degli occhi.
Nel 1971 in Africa, nella Repubblica Centro‑Africana e in Camerun.
Nel 1981 in India, nel Kerala e nel Kornacatha.
Nel 1996 in Albania, a Shenjin e, domani, chissà!
Qui e altrove, ieri e oggi, nel cuore della Chiesa, le Figlie del S. Cuore di Gesù vogliono “rivelare all’uomo, ad ogni uomo che Dio è Padre, e lo ama”. (Capitolo Provinciale 2000)
Presenza in diocesi
Nel 1843 l’Arcivescovo di Trento Mons. G. N. Tshiderer invita Madre Teresa Verzeri a Trento.
A Rovereto, le Figlie del S. Cuore si dedicano all’assistenza morale e materiale delle giovani filatrici della filanda “Stoffela”.
A Riva del Garda iniziano opere di attività scolastica e ricreativa. Successivamente, dopo 100 anni circa, dopo aver lasciata la vecchia sede dell’Inviolata, le suore animano un’opera a carattere socio-assistenziale che è finanziata dalla Provincia, la “Casa mia”. Un generoso e intelligente lavoro tra religiosi e laici ha accompagnato questo tipo di impegno apostolico, finché nel 1998, le Suore lasciano definitivamente l’attività per trasferire altrove, nel Centro-Sud d’Italia, in altra case dell’Istituto, il modello educativo dei “gruppi-famiglia”.
A Cavalese, dal 1893, le Figlie del S. Cuore sono presenti con un Convitto di tipo assistenziale, che cessa l’attività intorno agli anni ’70 per lasciare spazio ad un’opera promozionale per il Turismo. Oggi la Comunità delle Figlie del S. Cuore di Cavalese opera in Diocesi con una Casa ricettiva per vacanze invernali ed estive, aperta soprattutto alle famiglie e a gruppi di studenti per settimane bianche, per giornate di vita all’aperto, per Corsi residenziali di studio.
A Trento città, “luogo della sua consolazione” – come diceva Teresa – la Fondatrice stessa dà inizio, nel 1844, ad una preziosa opera educativo-formativa che, successivamente, si consolida in un’ampia attività scolastica.
La sede di Trento, sita nel centro della città, ristrutturata radicalmente nel suo complesso, offre oggi al Territorio una rete di scuole:
- Scuola materna, elementare, media e superiore;
- Istituto psico-socio-pedagogico, tecnico linguistico, sociale della Comunicazione, tecnico grafico e un complesso di servizi;
- Doposcuola, convitto, pensionato universitario, centro sportivo, life.
Complessivamente le Figlie del S. Cuore che operano nella Diocesi di Trento sono in n°15.
Info
Figlie del S. Cuore di Gesù
Istituto S. Cuore – piazza Verzeri, 4 – 38122 Trento (TN)
0461 981465
0461 982734
Zona Pastorale : Trento
Decanato : Trento
superioratn@istitutosacrocuore.it
http://www.istitutosacrocuore.it
Note
Casa provincializia
37122 Verona – piazza Cittadella, 19 – tel. 045 8031499