Origine dell’Istituto
La Congregazione delle Suore di S. Dorotea da Cemmo è una famiglia religiosa fondata in Cemmo (Brescia, Vallecamonica), da Madre Annunciata Cocchetti.
Nata a Rovato nel 1800, Annunciata dedicò la sua prima giovinezza alle ragazze povere della sua borgata per le quali, a soli 17 anni, apri, nella casa, una scuola. Per poter continuare la sua opera di apostolato a 22 anni divenne maestra. Ma lo zio tutore la obbligò a lasciare Rovato e la sua scuola e a vivere con lui a Milano. Nel 1831 la Cocchetti, seguendo la chiamata interiore, fuggi da Milano e si portò a Cemmo dove, da dieci anni, una pia signorina, Erminia Panzerini, aveva aperto una scuola per le fanciulle del popolo.
A 42 anni, morta la Panzerini, vestì a Venezia l’abito delle Suore Dorotee.
L’opera si proponeva l’assistenza e l’educazione cristiana delle bambine e delle ragazze con un’ organizzazione semplice, innestata nella parrocchia e nella sua vita. Le suore dovevano essere le animatrici dell’ apostolato fatto da ragazze in mezzo alle coetanee del loro rione o della loro contrada, in un’ azione capillare che arrivava a tutte, attraverso i piccoli drappelli in cui la parrocchia era divisa.
Queste giovani apostole erano poi aiutate e guidate nella loro opera di apostolato da donne più mature e si riunivano mensilmente per la loro formazione spirituale e apostolica con le suore e con il parroco che era il direttore di tutta la compagnia.
Divenendo Suora di S. Dorotea, Madre Cocchetti abbracciò l’opera e ne divenne apostola pur continuando anche ad educare nella scuola e nel collegio di Cemmo le ragazze che erano sempre più numerose.
Durante l’ estate fin dal 1843 la Madre accolse le giovani della Valle per gli Esercizi Spirituali che curò per tutta la sua vita come grande mezzo di formazione alla vita cristiana e che lasciò alla Congregazione come attività apostolica che non venne mai meno.
Come fondatrice non si preoccupò di aprire case, ma solo di mettere salde radici di virtù e di amore di Dio nella sua famiglia religiosa, formando le suore a spirito di orazione e coltivando in loro l’umiltà, la povertà e la semplicità per farne delle apostole ferventi e capaci di animare l’apostolato dell’ educazione cristiana.
Insegnò loro con la parola, ma soprattutto con l’esempio, consumando tutta la sua vita nella scuola e nel collegio, madre e maestra per le figliole che la Provvidenza le affidava, e pellegrinando nei paesi della Valle per fondare e dirigere l’Opera di S. Dorotea, con uno zelo che la fece chiamare il Don Bosco delle ragazze.
Spirito dell’Istituto
Il carisma della fondatrice è stato tramandato alla sua famiglia religiosa nello spirito di preghiera e di unione con Dio che anima un apostolato fatto di accostamento semplice, cordiale, spontaneo, essenziale nelle proposte, concreto e aderente alla realtà per far penetrare Cristo nella vita.
L’ Istituto ha continuato a lavorare tra i poveri nei paesi più umili delle Valli alpine, nei rioni periferici delle nostre città e nel Meridione, sempre e solo tra i piccoli e la gioventù nelle nostre parrocchie e nelle scuole che Madre Cocchetti aveva tanto amato.
Nel 1962 si è aperto all’ azione missionaria in America Latina ed ora anche in Africa.
Presenza in diocesi
Nella diocesi di Trento la Congregazione è stata presente a Dimaro e ha lavorato nella scuola materna e nelle opere parrocchiali. Il servizio si è concluso nel 2012.