Origine dell’Istituto
La congregazione delle «Ancelle della carità» dette «Ancelle» fu fondata a Brescia il 5 maggio 1840 da S. Maria Crocifissa Di Rosa.
Le «Ancelle» sono «le figlie del colera» che invase l’ Italia nel 1836 e che accese nel cuore dì Paola Di Rosa la fiamma della carità.
Quella epidemia fu «la voce di Dio» che mise in evidenza il «carisma» di cui era favorita e che poi trasfuse nelle prime «volontarie della carità» che con lei si dedicarono al conforto spirituale e materiale dei malati e dei moribondi. Si dedicò inoltre alla istruzione dei sordomuti, alla assistenza delle giovani pericolanti, e così si allenò alle future fatiche apostoliche. S. Maria Crocifissa precorse i tempi, senti fin d’allora il problema della assistenza sociale e la risolse, per quanto possibile, senza mai rifiutarsi al sacrificio.
Con il Breve dell’8 aprile 1851 furono approvate le Costituzioni, quindi nel 1852 le prime vestizioni e professioni.
Spirito dell’Istituto
L’Istituto delle Ancelle continua ad alimentarsi dello spirito di fondazione racchiuso nel testamento della Madre: «Quello che vi raccomando, figlie, è una grande carità. Abbiate carità prima fra di voi, poi con le povere ammalate … Nel vostro operare abbiate di mira la gloria di Dio … Operate solo per Lui … Nell’ assistere le ammalate considerate non la creatura, ma la persona stessa del Signore. Date tutto il tempo prescritto alle pratiche di pietà. Siate esatte nell’osservanza delle sante Regole, anche le più minute. Fatevi scrupolo anche delle più piccole cose, specialmente delle mancanze di carità. Dio vi benedica! ».
La « sequela di Cristo » attraverso la pratica delle virtù teologali e morali, è particolarmente impegnata nei tre voti: castità integra e serena, frutto di maturità affettiva e di equilibrio interiore ; obbedienza consapevole e responsabile, sostenuta da una grande fede; spirito di povertà che attraverso la rinuncia, il distacco, il lavoro, aiuta a raggiungere la vera libertà dei figli di Dio.
La Fondatrice volle le figlie sue umili, forti e coraggiose nel sacrificio, dimentiche di se stesse, disponibili, amanti della croce, gioiose e liete nella loro donazione al servizio della Chiesa.
La pratica del silenzio, di un «raccoglimento interiore che non manchi mai (S. Regola) della mortificazione interna ed esterna, la lotta all’amor proprio, alla vanità, all’orgoglio, agli arrivismi; una pietà soda, la devozione alla Passione di Cristo e alla sua immolazione Eucaristica, l’amor filiale alla Madonna, l’attaccamento alla Chiesa nella devota sottomissione al Papa e alle sue direttive, formano l’essenza delle sue esortazioni alle prime figlie, che le Costituzioni conservano e tramandano per perpetuarne lo spirito.
Ancora oggi il servizio primario delle Ancelle è l’opera assistenziale negli ospedali, case di cura, case di riposo, ambulatori.
Anche il settore educativo, abbracciato quasi subito, continua la donazione delle suore nelle scuole materne, nelle scuole di vario tipo e grado, nei pensionati, oratori ecc.
L’apostolato missionario, sognato a lungo dalla Madre, oggi è diventato realtà in Brasile, Ecuador, Rwanda.
La Congregazione conta 128 case, divise in 5 province e 1 delegazione.