CS 30/09 – Riconosciute dalla Chiesa le ‘virtù eroiche’ di una religiosa nata nel 1849 a Imer, nel Primiero

Soddisfazione nella Chiesa trentina per il decreto con cui oggi Papa Benedetto XVI, ricevendo in udienza mons. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha riconosciuto fra l'altro le 'virtù eroiche' della religiosa di origine primierotta Maria Serafina Micheli, fondatrice delle 'Suore degli Angeli'.

'E' una gioia apprendere che la Chiesa ha riconosciuto l'eccezionalità della sua testimonianza cristiana', è il commento alla notizia dell'Arcivescovo di Trento, Luigi Bressan, che ricorda come ora l'iter di beatificazione proceda: la 'serva di Dio' può essere chiamata col titolo di 'venerabile'.

Ma chi era questa donna la cui famiglia religiosa si è sviluppata soprattutto in Campania, ma ora è diffusa anche in Brasile e Filippine?

Nata l'11 settembre 1849 a Imer, Clotilde Micheli era cresciuta in una famiglia profondamente cristiana. A 3 anni, come si usava allora, ricevé il Sacramento della Cresima, a Fiera di Primiero dal vescovo-principe di Trento mons. de Tschiderer; a 10 anni ricevé la Prima Comunione.
A 18 anni aveva avvertito la manifestazione divina di fondare una famiglia religiosa dedita all'adorazione della Santissima Trinità, con una devozione speciale agli angeli come modello di preghiera e di servizio. Al termine di una sofferta ricerca che la portò a Venezia, Padova, in Germania per 7 anni, poi in pellegrinaggio a piedi a Roma,  riuscì a realizzare il suo disegno giovanile a Casolla, in provincia di Caserta, dove il vescovo Enrico De Rossi autorizzò il 28 giugno 1891 la consacrazione delle prime cinque 'Suore degli Angeli', alla presenza di padre Francesco Fusco, suo consigliere spirituale.

Nel Sannio fondarono ben 15 case 'di missione', si dedicarono al servizio dei più poveri, soprattutto dei bambini orfani e della gioventù abbandonata, ma anche alla formazione religiosa come tuttora avviene nelle parrocchie e negli istituti religiosi o nel servizio ai disabili e agli anziani.

Maria Serafina del Sacro Cuore morì il 24 marzo 1911 dopo alcuni anni di sofferenze fisiche a Faicchio, in provincia di Benevento, nella casa della congregazione, dove è tumulata. Le sue suore avviarono il processo di beatificazione nel 1990. In quell'anno è stata pubblicata una biografia dal titolo 'La donna del Sanctus ' Una vita aperta al cielo. Suor Maria Serafina del Sacro Cuore'.

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