CS 17/09 – La fatica e e la bellezza del credere

Nella liturgia della domenica di Pasqua l'Arcivescovo prega in particolare per quanti sono stati colpiti dal terremoti in Abruzzo e ricorda la colletta che domenica 19 aprile si terrà in tutte le parrocchie.

Nell'omelia mons. Bressan si sofferma sulla 'fatica e bellezza del credere' e sull'importanza di saper nutrire la propria fede, per non vederla inaridirsi.

'Uno degli apporti specifici del cristiano è il senso libero e critico rispetto alla società, poiché non segue un criterio di valutazione secondo il profitto, lo status quo o l'opinione prevalente, ma quello del Vangelo e della dottrina sociale della Chiesa - sottolinea l'Arcivescovo -; inoltre il credente eccelle nell'altruismo, nella ricerca del bene comune anche a scapito personale; porta gioia pure nella fatica del lavoro; ispira speranza anche nei momenti più oscuri'.

Commentando infine il 2009, dichiarato dall'Unione Europea 'Anno della creatività e dell'innovazione', conclude con un pensiero rivolto ai giovani: 'Dipenderà in gran parte dalle loro motivazioni il nostro futuro, dalla passione che porranno nello studio, nella ricerca di vie nuove, dalle iniziative che sapranno intraprendere. Certamente vanno incoraggiati a usare bene le grandi potenzialità che hanno, anche se la situazione attuale non li favorisce immediatamente e quindi come cristiani dobbiamo impegnarci a farla cambiare'. In particolare, dopo aver rilevato che la nostra società stenta a valorizzare i giovani, lamenta il rischio che  'la flessibilità diventi l'autostrada del precariato'.

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