Ricorre domani, giovedì 16 luglio, la festa della Madonna del Carmine.
Presso il Santuario delle Laste, il vicario generale, mons. Lauro Tisi, presiede l'eucaristia alle 10; alle 19.30 sarà l'Arcivescovo Luigi Bressan, quando
Quest'anno la ricorrenza coincide con il 50° anniversario della sua dichiarazione ' da parte del vescovo Carlo De Ferrari ' a 'santuario mariano della città e della diocesi'.
I Padri Carmelitani, che lo gestiscono, riproporranno l'imposizione dello Scapolare, forse il segno più diffuso della spiritualità legata alla Madonna del Carmine.
Come spiegano i religiosi, lo Scapolare non ha nulla di magico, di superstizioso e nemmeno si risolve in un segno esteriore: è piuttosto espressione di devozione mariana, un porre la propria vita sotto la sua protezione; come diceva Giovanni Paolo II ' che lo portava ' è un prendere coscienza che la vita cristiana non può limitarsi a preghiere ed ossequi occasionali, ma deve diventare un 'abito', ossia uno stile di vita.
La presenza dei Carmelitani sulla collina della città risale al 1642, quando vennero chiamati a gestire il santuario, all'indomani della sua edificazione; nel 1810, per ordine del governo bavarese, furono cacciati e questo divenne un magazzino per le truppe. L'altare finì alle Sarche: vi fu battezzato l'Arcivescovo Luigi. I religiosi ritornarono nel 1941, ma dovettero attendere il 1957 per recuperare la proprietà del convento.
La devozione alla Madonna del Carmine in Trentino sia molto diffusa: ogni valle ha almeno una chiesa che la celebra.