CS 35/08 – Il ‘Crocifisso del Concilio’ ritorna in Cattedrale

Commozione perché 'il Duomo ci appariva un po' vuoto senza il suo storico Crocifisso, quello che ha nutrito la fede e segnato la devozione di tanti nostri antenati'. Consapevolezza di essere 'eredi e custodi di un'opera d'arte cristiana che ha una valenza mondiale'. Soddisfazione per 'il lavoro condotto da esperti restauratori con passione e competenza su quest'opera insigne per consistenza, arte e tradizione'. Richiamo, più che a tante parole, al silenzio dei mistici, che 'invocano il dono dell'estasi e di una spiritualità profonda e sostanziale, che porti ad accogliere il messaggio della croce, quello di un Dio che ci ama e ci invia ad amare'.

Questi i sentimenti espressi dall'Arcivescovo, mons. Luigi Bressan, nella celebrazione di questa sera (venerdì 12 settembre, alle 20) per l'accoglienza del 'Crocifisso del Concilio' in Cattedrale.

'La croce di Cristo ' ha chiarito mons. Bressan - non rappresenta la negazione dell'uomo, ma della sua pretesa titanica di autosufficienza nel crearsi un destino di vita'.

L'Arcivescovo ha quindi concluso con un'accorata invocazione: 'Donaci, o Signore, qualche lacrima per piangere ogni nostra indifferenza; accendi in noi il fuoco del tuo amore (cfr. Lc 19,49)'.

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