All'ordine del giorno vi è stato il confronto circa la posizione da adottare in vista del referendum, indetto per il 30 settembre, che intende modificare la legge di riforma del sistema scolastico approvata lo scorso anno.
Tra i punti emersi e condivisi: il prezioso servizio delle scuole paritarie in Trentino, che hanno permesso a centinaia di giovani - soprattutto delle valli - di poter avere una formazione altrimenti accessibile solo a pochi; la presenza sul territorio di tali scuole consente alle famiglie la libertà di scelta educativa; la legge in oggetto è stata approvata dal Consiglio provinciale a larghissima maggioranza con l'accordo delle forze di governo e di quelle di opposizione (31 consiglieri su 35), garanzia dell'equità del provvedimento.
La scuola paritaria in Trentino ha una tradizione gloriosa e popolare; è espressione dello spirito di iniziativa delle comunità e, aspetto da non trascurare, contribuisce a far risparmiare l'Ente pubblico.
Alla luce di queste considerazioni, approfondite nel dialogo aperto ed onesto,
Con questa scelta civica precisa e consapevole,
Le singole associazioni sono ora impegnate a portare questa linea ecclesiale sul territorio.