Dopo l’inserto speciale sulla GMG di Lisbona, da giovedì 18 i lettori di Vita Trentina trovano l’atteso numero monografico di metà agosto, dedicato in passato a ponti e dighe, strade e mulini. “Quest’anno – spiega la redazione del settimanale – siamo andati a scoprire in tutte le valli del Trentino i principali biotopi e le riserve naturali che nel corso degli anni sono state valorizzate con interventi di tutela. Ne raccontiamo la storia e le peculiarità grazie alle foto di Gianni Zotta e ai contributi di molti corrispondenti, cogliendo però dagli esperti anche un monito a considerare queste isole verdi non un retaggio del passato ma uno stimolo a non abbassare l’attenzione all’ambiente in una prospettiva di ecologia integrale“.
“Il modo in cui sappiamo valorizzare queste nostre ‘isole verdi’ – commenta nell’editoriale il direttore Diego Andreatta – è anche una cartina di tornasole della nostra reale educazione ambientale e della nostra capacità di realizzare una vera conversione ecologica. Sia a livello individuale che a livello comunitario, come ci invita a fare papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’ (che invoca un’ecologia integrale, capace di orientare tutte le nostre scelte di vita), può trovare nuovo ossigeno proprio nell’attenzione ai nostri polmoni naturali. Nei biotopi e nelle riserve naturali – nella loro cura e nel loro rilancio – si specchia un futuro che – nota Andreatta – deve fare i conti con previsioni preoccupanti per le generazioni future, anticipate in queste ultime estati dalle emergenze climatiche”.
Nella foto in alto (Gianni Zotta) il biotopo lago Pudro.