Ospite in val di Fiemme per partecipare al dibattito serale di Cavalese su ambiente e sostenibilità, l’arcivescovo Lauro Tisi ha visitato nella tarda mattinata di martedì 28 maggio il Centro di Formazione Professionale ENAIP di Tesero con i suoi 230 iscritti, alcuni anche da fuori Provincia, equamente divisi tra il settore legno e quello alberghiero.
Monsignor Tisi è stato ospite a pranzo, potendo così verificare sul campo l’abilità degli studenti nel cucinare raffinate pietanze e nel servirle con elevata professionalità. Don Lauro ha rivolto molte domande ai giovani seduti con lui a tavola, in rappresentanza di tutte le classi, mostrando molto interesse per il loro cammino formativo e per le loro prospettive professionali, incoraggiate anche dalla statistica. Più dell’80% degli studenti, in particolare del settore legno, trova infatti facilmente lavoro nell’ambito per il quale sono stati formati, soprattutto in aziende locali; percentuali inferiori, ma comunque significative, per l’alberghiero.
Il direttore: “Sapere a 360 gradi”
“Puntiamo a valorizzare un’idea a 360 gradi del ‘sapere’, recuperando l’etimologia stessa della parola che richiama la necessità di dare ‘sapore’ alle cose”, nota con passione Dino Moser, da 14 anni direttore del Centro teserano, in cui operano una trentina di docenti. “Non ci interessa riversare su ragazze e ragazzi solo nozioni, ma provare a crescere donne e uomini consapevoli, ben prima di trasferire loro competenze professionali”, sottolinea il direttore, origini pinetane, accompagnando monsignor Tisi in visita alle cucine e ai laboratori di falegnameria. Sono gli stessi studenti a presentare nel dettaglio all’Arcivescovo, particolarmente coinvolto e ammirato, le fasi di lavorazione di entrambi i settori, partendo dagli attrezzi manuali fino a quelli tecnologicamente più evoluti.
Manufatti in legno in dono (dopo il Vescovo) anche al Papa
In quegli stessi laboratori, i ragazzi del percorso legno hanno realizzato nei mesi scorsi alcuni singolari manufatti, recuperando tronchi divelti da Vaia o attaccati dal bostrico e per questo contraddistinti da impensabili sfumature azzurrate. Alcuni di questi, in particolare una bellissima lampada lamellare, furono donati a monsignor Tisi in occasione dello scorso Natale. Don Lauro ne fu molto colpito, al punto da invitarne gli artefici a presentare i loro lavori in Cattedrale in occasione dell’incontro con bambini e ragazzi “Cantori della Stella”, a fine dicembre. Una presentazione beneaugurante, replicata pochi giorni fa a Roma con l’identico dono a papa Francesco in occasione dell’incontro del Pontefice in Aula Nervi con gli studenti delle scuole di formazione professionale di tutta Italia. “Ci siamo portati a casa anche i complimenti del Papa”, dicono ora con orgoglio i futuri falegnami, accanto a chi sogna di lavorare, chissà, in qualche ristorante stellato. (pi.fra.)