“Il Dio del ‘noi’ ci mandi l’umiltà della Vergine di Nazareth perché questa casa diventi la casa della comunione dove assaporiamo il dono dell’altro”. È il ‘mandato’ del vescovo Lauro alla comunità di Condino nel giorno dell’Assunta, nell’antica Pieve mariana, in occasione della inaugurazione del nuovo centro pastorale nella canonica ristrutturata e ora riconsegnata alla comunità.
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Il nuovo centro pastorale è stato ricavato nella struttura della cinquecentesca canonica dove già risiede il parroco don Vincenzo Lupoli che nel corso della celebrazione ha ringraziato, non senza commozione, quanti hanno reso possibile il completamento dell’importante intervento conservativo: “Ora ci attende la sfida di trovare chi anima questa casa e una promessa: teniamola viva, abitiamola!”, ha auspicato don Vincenzo.
I lavori di restauro – coordinati dall’architetto Paoli – sono stati illustrati al termine della celebrazione; quindi, dopo il saluto delle autorità, il vescovo Tisi ha concluso la mattinata di festa con la benedizione della rinnovata canonica, tutelata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici della Provincia di Trento che ha finanziato il grosso dei lavori.