Un confronto fraterno sulla figura del vescovo oggi: è quanto hanno fatto i presuli della Conferenza episcopale Triveneto (Cet) – compreso l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi – riuniti l’ 8 e il 9 gennaio presso Casa Maria Assunta a Cavallino (Venezia) nel corso della tradizionale “due giorni” che segue il periodo natalizio. Filo conduttore, riferisce un comunicato, “l’ esigenza di comprendere meglio come il vescovo sia oggi chiamato ad annunciare il Vangelo in un contesto di profondi cambiamenti e che desta molti interrogativi”. I presuli hanno ascoltato la testimonianza di persone significative su percezione e attese nei confronti della loro figura: il giornalista di “Avvenire” Umberto Folena, il monaco camaldolese e sociologo Giovanni Dalpiaz, la docente etica e filosofia edlle religioni Pina De Simone. A conclusione, il presidente della Cet Francesco Moraglia ha tra l’ altro dichiarato: “Abbiamo individuato alcune modalità di maggiore condivisione, dialogo e preghiera comune tra noi vescovi del Triveneto e che già nelle prossime occasioni d’ incontro contiamo di realizzare”. La sera dell’ 8 gennaio, i vescovi hanno incontrato i responsabili di zona e gli assistenti ecclesiastici (nazionale e regionali) dell’ Agesci di Veneto, Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia Giulia (31.000 aderenti nelle varie fasce d’ età – di cui oltre 5.400 capi – suddivisi in 300 gruppi). I presuli hanno quindi definito “sorprendente e incomprensibile” il taglio ai fondi per le scuole paritarie che “porterà inevitabili ripercussioni sulle rette e, quindi, incrementi di spesa per molte famiglie di queste regioni”, auspicando “una soluzione ragionevole e adeguata”. Molti vescovi hanno confermato la loro presenza alla veglia in programma l’ 8 febbraio a Verona, in occasione della quarta Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di essere umani. (Agensir – Ufficio Stampa Cet)
Vescovi del Triveneto, due giorni allo specchio
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