Venerdì 27 marzo – “E’ giunta l’ora” – don Duccio Zeni

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Dalla Bibbia possiamo ricevere spunti di lettura e riflessione per la realtà. Provo a farlo a partire dalle letture della santa messa di oggi.
Una delle tematiche che emergono è il confronto tra giusti ed empi. Secondo la Bibbia gli empi sono quelli che “sragionano”: non hanno uno sguardo giusto e vero sulla realtà. Sono influenzati dal proprio interesse, dai propri comodi, dai pregiudizi, dall’arroganza… Così che vedono solo ciò che vogliono vedere e pensano solo ciò che gli fa comodo.
I giusti sono coloro che pensano prima di agire e agiscono secondo giustizia, per fare il bene. Sono coloro che si confrontano con i saggi e con Dio.
Chi sono gli empi di oggi? Il prepotente, il “furbetto”, l’arrogante, il bullo, il malizioso, chi pensa solo a se stesso. Gli empi «non sperano ricompensa per la rettitudine» (dal libro della Sapienza); non hanno fiducia nel bene: «A che serve essere onesti, corretti, giusti?». Si comportano come vogliono, senza pensare alla conseguenza delle loro azioni. Le cronache di questi giorni ne hanno presentati di tanti tipi!
E chi sono i giusti di oggi? La maggioranza delle persone! Nonostante le cronache diano risalto a chi non si comporta bene, la maggior parte degli italiani ha capito la gravità della situazione e si sta impegnando per limitare i danni, per aiutare chi ha bisogno, per garantire i servizi essenziali.
Il Vangelo ci parla di Gesù, il giusto per eccellenza, del quale «non era ancora giunta la sua ora». Il momento cioè di dimostrare il suo amore per gli uomini e donare la sua vita per noi. Nelle celebrazioni pasquali celebreremo anche il suo dono sulla croce.
Ma per noi, invece, “è giunta l’ora” di credere nel bene, di scommettere su un mondo diverso, di seminare solidarietà per raccogliere fraternità. E se questo ci costa fatica, impegno, a qualcuno anche la vita, chiediamo di arrivare alla nostra Pasqua di risurrezione, con la vittoria dell’amore sul male e sulla morte.