“La Quaresima è un tempo in cui far rientrare nei box le nostre vite”, ha detto l’Arcivescovo Lauro nella sua riflessione per il rosario di TV 2000 trasmesso (in Tv e via Facebook) nel Mercoledì delle Ceneri (17 febbraio) in diretta dal santuario di Montagnaga di Pinè. “Quest’anno non ci è consentito passare un colpo di spugna sul sacrificio di tanti operatori – ha aggiunto – sull’incubo della povertà piombato su famiglie e persone sole e, in generale, sul disorientamento che ha colto anche le nostre comunità cristiane”.
“Domandiamo a Dio – ha detto ancora don Lauro – di poter avviare una campagna vaccinale contro l’indifferenza, la mistificazione della realtà e la colpevole dimenticanza per impedire che il dopo sia semplicemente una riedizione del prima”.
“Non posso non chiedere a Maria – ha aggiunto con calore – che il vaccino sia per tutti, soprattutto per i poveri. Tagliarli fuori sarebbe una colpa imperdonabile: preghiamo perché il vaccino sia per tutti e non solo per un club esclusivo di ricchi”.
“La Quaresima – ha aggiunto Tisi in diretta nazionale – ci renda immuni alla cancellazione della memoria. E metta in noi la resilienza di Gesù, il gusto della fraternità come ce l’ha mostrate Gesù, il falegname di Nazareth. La resilienza non è solo “tener duro” ma trasformare la difficoltà in opportunità: questa è legge della Pasqua, la legge del credente.
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