“Il “pellegrinaggio” di papa Francesco in Iraq è un profetico ritorno là dove tutto è cominciato. Per testimoniare che nuovi inizi ci attendono. Che vivere è ricominciare. Che siamo chiamati a scrivere nuove pagine di speranza, dopo aver ben letto e meditato le pagine della storia. Luminose, ma anche terribili.
Là, nella terra di Ur, nell’antica Mesopotamia fecondata dai fiumi Tigri ed Eufrate, culla della scrittura e delle prime città, ebbe inizio la storia biblica della salvezza. Da lì partì Abramo, padre della religione giudaico-cristiana e padre della religione islamica. E padre di tutti i migranti, spinti a costruire altrove un nuovo e più promettente capitolo della loro vita. Un altrove che non ha fine per i figli di Abramo. Un altrove che squarcia il visibile e si apre all’infinito. Siamo pellegrini su questa terra, ci ricorda Abramo che lasciò ogni sicurezza per affidarsi a Dio”.
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