Edizione speciale per il Festival regionale di Musica Sacra che giunge quest’anno alla 50ma edizione. Un’occasione importante da festeggiare insieme alla riapertura delle attività concertistiche, che ha consigliato in prima battuta di estendere a tutto l’anno la presenza del Festival sul territorio trentino-atesino.
I concerti così – già iniziati nel mese di maggio in Alto Adige – si prolungheranno sino a dicembre inoltrato quando si potrà ricordare con la prima esecuzione assoluta del Te Deum vincitore del Concorso “Tu rex Gloriae”, il compleanno della manifestazione nonché, come si auspica, l’uscita dal tunnel della pandemia. Il concorso di composizione – che sta impegnando in questo periodo la giuria nella scelta dei vincitori – ma anche una pubblicazione dedicata, sono tra le iniziative nuove promosse dal Festival per la speciale ricorrenza, mentre per il resto l’attività è dominata dagli appuntamenti concertistici. A tema come nel caso de “La Via della Croce”, tre programmi (per 6 concerti a Trento e Bolzano, con repliche a Firenze e Pordenone, grazie alle relazioni intraprese con altre istituzioni italiane e tedesche) preceduti da due momenti di riflessione con storiografi e biblisti, riservati al tema della Passione. Poi una ridda di appuntamenti che, come di consueto, nella coscienza di trattare un fenomeno di straordinaria continuità storica dal Medioevo ai giorni nostri, guardano al passato per proporre il riascolto dei capolavori riconosciuti o per riscoprire pagine inedite e si volgono al presente nel commissionare o accogliere opere di autori contemporanei, con particolare attenzione anche alla valorizzazione di autori autoctoni: quest’anno sarà la volta di Francesco Ferrari e Celestino Eccher. Altrettanto abituale il comportamento nelle modalità di allestimento, accogliendo le proposte del territorio (soprattutto nel settore giovanile) senza rinunciare al prestigio di sigle dalla rinomanza internazionale.
L’idea di un Festival crocevia tra culture italiana e tedesca è il fil rouge del concerto che inaugura il cartellone a Trento, alla Chiesa di San Francesco Saverio, sabato 5 giugno ore 20.30, (prenotazione obbligatoria sul sito festival (www.festivalmusicasacra.eu oppure 353 4144806 sms whatsapp): il programma infatti prevede pagine celebri per soprano ed archi dedotte dalla produzione di G.B. Pergolesi (Salve Regina in do min) e di J.S: Bach (Kantata BWV84) incontrando così la stima che il grande di Eisenach tributava al romano Pergolesi, espressa pure copiando di propria mano il celebre Stabat Mater in fa min. (anch’esso in produzione all’interno del cartellone 2021). Per questo concerto inaugurale sorpano sarà Anna Lena Elbert, monacense accreditata interprete di ruoli operistici ma con un repertorio che comprende anche le principali pagine del repertorio sacro dal Haendel a Bach, da Mozart a Schumann sino alla musica contemporanea. Ad accompagnarla – ma anche con due pagine del repertorio concertistico settecentesco – l’Accademia d’Archi Egger, ensemble fondato e diretto da Georg Egger, dal 1987 ospite di prestigiose rassegne internazionali e residente anche al Festival regionale il cui pubblico ha avuto spesso modo di apprezzarne le qualità.