Terra Santa, riaperta la chiesa di San Giovanni Battista. La soddisfazione del Custode Patton: “Da terreno di guerra a campo di pace”

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Domenica 10 gennaio 2020, dopo 54 anni e 3 giorni, i frati francescani della Custodia di Terra Santa sono tornati a celebrare all’interno della chiesa di San Giovanni Battista presso Qasr Al-Yahud, sulle sponde del fiume Giordano, sito cristiano dove si ricorda il Battesimo di Gesù. La liturgia – come ha ricordato anche l’arcivescovo Lauro in cattedrale – è stata presieduta dal trentino Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa. “Era il 7 gennaio del 1967 – ha rammentato Fr. Patton nella sua omelia – quando due sacerdoti celebravano per lultima volta la Santa Messa in questo santuario e firmavano il registro delle Messe. Fr. Sergey lo ha potuto recuperare il 9 agosto del 2018, entrando nel conventino dopo che il terreno era stato appena sminato”. ““Si trattava – precisa il Custode – di un sacerdote inglese, don Robert Carson e di un sacerdote nigeriano don Silao Umah. Oggi, a distanza di 54 anni e 3 giorni, potremmo dire allinizio del 55esimo anno da quando questo registro fu chiuso, al termine di questa celebrazione Eucaristica riapriremo questo stesso registro, volteremo pagina e su una pagina nuova potremo scrivere la data di oggi, 10 gennaio 2021, e firmare con i nostri nomi, per testimoniare che questo luogo, che era stato trasformato in un campo di guerra, un campo minato, è tornato ad essere un campo di pace, un campo di preghiera”. 

Alla celebrazione, presieduta dal Custode di Terra Santa, erano presenti il nunzio apostolico in Israele e a Cipro e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina Mons. Leopoldo Girelli, il Console generale italiano Giuseppe Fedele, la Viceconsole spagnola Paloma Serra e una rappresentanza delle autorità militari israeliane.

FONTE: custodia.org  LEGGI QUI ARTICOLO COMPLETO.