“Tendiamo l’orecchio alle Chiese del Sud del mondo ed alla Chiesa messicana in particolare, tanto cara a padre Dario. Da quelle Chiese ci arrivano spaccati di novità, piccole comunità sperdute in luoghi improbabili che prendono in mano il Vangelo, lo leggono e provano a camminare. Chiese senza strutture fatte con niente, ma fatte di uomini che non hanno problemi, a differenza di noi, nel provare a vivere qualche pagina evangelica”.
Così il vescovo Lauro ha sottolineato l’importante impegno di padre Dario Girardi, missionario comboniano, per il quale domenica 23 agosto si sono festeggiati i 50 anni di ordinazione sacerdotale a Canezza, suo paese natale.
Ogni due anni il sacerdote torna nella terra natia per trascorrere un periodo di riposo, incontrare la sua gente e ricaricare le energie prima di tornare a Sahuayo, a circa 400 chilometri da Città del Messico. A 77 anni e con 48 anni di missione messicana alle spalle, padre Dario è molto legato a Canezza. Una comunità da sempre molto attenta ai bisogni del generoso missionario, organizzando collette, sviluppando progetti e portando anche aiuti materiali in terra messicana: l’associazione Canezza.it ha raccolto a questo scopo diverse migliaia di euro di offerte nel corso degli anni.
La messa solenne è stata concelebrata anche dal parroco don Antonio Brugnara, dall’ex parroco don Dario Sittoni, e don Marco Morelli, pure originario di Canezza.
“Stiamo vivendo un momento particolare nella Chiesa – le parole di padre Dario al termine della Messa – segnato dalla pandemia, ma che può essere anche una benedizione per il nostro modo di vivere la fede, e magari potrebbe invogliare qualche giovane alla vocazione, a dedicare il proprio tempo agli altri. È bello poter dedicare la vita a loro, vivere con loro, rendere felice qualcun altro”.