Gentile Vita Trentina, a San Vigilio in Duomo ho preso e poi letto la lettera che l’Arcivescovo Lauro ha inviato raccontando la storia dell’anziana missionaria trentina in Marocco. Vorrei mandarle anch’io un saluto e un incoraggiamento e chiederle come vede il valore della fedeltà che l’ha portata a tornare in Marocco a 97 anni.
Un’abbonata
Ci è sembrato utile contattare subito a Casablanca suor Ersilia Mantovani e chiedere una risposta. Ecco che cosa ci ha scritto poche ore dopo, anche grazie alla posta elettronica delle consorelle Francescane Missionarie di Maria.
Caro direttore, intanto vi ringrazio di avermi raggiunto anche con la sorpresa per me della Lettera del nostro Vescovo allegata a Vita Trentina. Cerco di rispondere alla domanda; come considero il valore della fedeltà a Dio che m’ha portata a tornare in Marocco a 97 anni, ma penso che se stavo in Italia sarebbe la stessa cosa. Il valore della fedeltà dura sempre; quando da giovanissima ho capito il valore della vita, e che Dio me l’ha data gratuitamente, ho ritenuto che la cosa migliore fosse di offrirla a Lui nel servizio agli altri: perciò ho scelto un Istituto missionario. Certo che quel “per sempre” mi è sembrato un po’ duro, ma alla fine ho rischiato tutto e non mi sono mai pentita. Il Signore m’ha sempre colmata di gioie e di pene, ma – ecco il punto – devo saper rispondere, perché tutto è grazia. Perciò se Lui continua a darmi anche fino a 100 o 120 anni, io devo renderGli secondo le mie forze. Sarà sempre Lui il più generoso e fedele. È il Dio delle sorprese, è meraviglioso servirlo. Non so se ho risposto alla domanda, ma è tutto quello che so fare. Distinti saluti a lei e a l’equipe in unione di preghiera.
Suor Ersilia fmm