Fine settimana all’insegna del ricordo per gli scout trentini. L’iniziativa è della sezione regionale del MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) che rilancia i valori dello scautismo in occasione del suo 70° di fondazione che coincide con il cinquantennale di attività dell’AGESCI, l’associazione per giovani e ragazzi nata dalla fusione fra AGI e ASCI.
Il MASCI comincia venerdì 3 maggio a Mori in piazza il suo anniversario che avrà la giornata clou a Trento sabato 4 maggio presso l’Oratorio del Duomo con un programma molto intenso: alle 10 l’inaugurazione della mostra del 70°, alle 14.30 insieme all’Agesci ci sarà un gioco di orienteering in città, alle 15 la proiezione del filmato “Aquile randagie” sugli scout nella Resistenza, alle 15.15 l’incontro-conferenza con Vincenzo Passerini sul tema “Doni d’accoglienza”.
10 Comunità in Regione
Una giornata per far conoscere questa realtà associativa, diffusa in dieci Comunità in tutta la Regione, a tutte le donne e a tutti gli uomini (anche a chi non è stato scout da piccolo o da giovane) che condividono gli ideali e i principi dello scautismo come luogo di amicizia, di condivisione, di esperienza di fede e di volontariato.
“Il servizio è rivolto sia all’esterno dell’associazione – spiegato in un’intervista a Vita Trentina Paola Aielli e Maria Serena Tait – sia all’interno del movimento scout, accanto all’associazione ‘sorella’, l’Agesci. Come è avvenuto in occasione dei “Cantieri”, momenti di incontro e confronto, in una condivisione di percorsi”.
Oltre alla dimensione sociale (accanto volontarie Masci a Tabitha), il Masci si sta impegnando a recuperare il rapporto con la natura e la dimensione del Creato, che si traduce nella riscoperta di saperi antichi, come le erbe medicinali, attraverso passeggiate nel bosco e avvalendosi delle competenze di chi, facendo parte del gruppo, trova connaturale mettere a disposizione i propri talenti.
Altra componente irrinunciabile, quella spirituale, coltivata con gli assistenti don Angelo Gonzo (Assistente ecclesiastico nazionale e regionale del Masci) e, prima di lui, padre Gianni Beraldo: “è ciò che tiene insieme tutto”.
Nella foto principale il rinnovo delle “promesse” nella Comunità di Mori.