Riva del Garda, inaugurata la nuova sede del Centro di Ascolto Caritas con la benedizione del vescovo Lauro: “La carità non è un pacco viveri: regaliamo noi stessi ai poveri”

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E’ stato l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi a benedire domenica 12 novembre la nuova sede del Cedas, il Centro di ascolto Caritas di Riva del Garda. La nuova sede è stata ricavata ristrutturando l’ex sede della Caritas, da tempo utilizzata come magazzino, in quella che in passato era la cappella di Santa Croce.

La cerimonia è iniziata con la Santa Messa nella chiesa di Santa Maria Assunta, presieduta dall’arcivescovo Tisi e concelebrata dal parroco don Dario Silvello.

“In cosa consiste l’azione caritativa?”, si è chiesto don Lauro, offrendo subito una chiave di lettura: “Non primariamente nel pacco viveri, ma nel volto che porta il pacco viveri. La carità non la risolviamo distribuendo e organizzando le derrate per i poveri, ma la realizziamo nella misura in cui noi regaliamo noi stessi ai poveri, nella misura in cui noi non li umiliamo con una carità dall’alto in basso, nella misura in cui quando parto dal povero mi porto via qualcosa”.

“So – ha aggiunto don Lauro – che il povero ha qualcosa da darmi. Se tu dai al povero e non pensi che il povero, quando lo incontri, da qualcosa a te, sappi che non hai fatto la carità. Dal povero dobbiamo sempre partire con la ricchezza che lui è. Nessun povero ti lascia indifferente, ogni povero ha qualcosa da darti. Se vuoi essere efficace nella tua carità chiediti, quando hai terminato il tuo servizio, se quel volto te lo sei riportato a casa, se quella storia ti ha ferito ed è entrata in te e tu hai riconosciuto che hai incontrato non un pacco viveri ma un volto nuovo carico delle sue attese, dei suoi sogni e del suo bisogno di vita”.

Alla Messa ha fatto seguito l’inaugurazione e la benedizione, oltre che della nuova sede Cedas, del nuovo Archivio parrocchiale unificato e del nuovo furgone della Caritas.

“Mentre apriamo il Centro di Ascolto – ha detto ancora monsignor Tisi – prendiamo l’impegno di non lasciare soli i fratelli e sorelle che più direttamente sono al servizio dei poveri, ma di far sì che tutta la comunità si senta interpellata dai poveri. Loro (i volontari Caritas) sono la sentinella che ci ricorda che ognuno di noi ogni giorno deve alzarsi e cercare il volto del povero che abita accanto a noi. Perché ognuno di noi ha accanto decine di poveri spesso non visti e non riconosciuti; perché a volte l’immagine del povero è un cliché che fa riferimento ad alcune situazioni, ma dimentichiamo che in casa nostra c’è il povero, è nostro figlio, il nostro vicino di casa, perché quando le relazioni non ci sono hai un povero da incontrare. Buon cammino.”

«La nostra Chiesa locale coltiva l’esperienza dell’ascolto della vita e delle storie delle persone – spiega il parroco, don Dario Silvello – insieme all’ascolto della parola di Dio. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare uno spazio, nuovo, al Centro di ascolto, un servizio promosso dalla Caritas parrocchiale con l’intento di offrire attenzione e una prima risposta ai bisogni del territorio, ma soprattutto è il tempo e il luogo in cui le persone in difficoltà possono sperimentare, attraverso l’accoglienza e l’ascolto, il volto fraterno della comunità cristiana. Uno strumento che ci permette di conoscere e di condividere i bisogni concreti della gente perché, facendosene carico, la comunità stessa possa vivere l’impegno e la testimonianza della solidarietà». (ha collaborato Marco Prandi)

Qui il servizio TV di RTTR con le interviste ai protagonisti, a cominciare dal vescovo Lauro:

Fotogallery: Stefano Salvi