A Mezzocorona, venerdì 27 settembre, in un PalaRotari con i suoi 1200 posti tutti esauriti, davanti ad un pubblico estremamente eterogeneo per età, provenienza ed estrazione socio-culturale, è ripreso il viaggio nella Divina Commedia sotto la guida appassionata e coinvolgente del prof. Gregorio Vivaldelli.
Un viaggio iniziato ormai parecchi anni fa, organizzato e proposto alla comunità trentina dalla Biblioteca Diocesana Vigilianum.
Passo dopo passo, da quella prima tappa nella selva oscura tenutasi presso la sala della Biblioteca, il viaggio è proseguito negli anni in un crescendo di pubblico e di emozioni. Dopo essere scesi nelle profondità dell’Inferno e aver risalito la montagna del Purgatorio, il prof. Vivaldelli ha guidato gli spettatori in cima alla montagna, alla scoperta del Paradiso Terrestre.
Una tappa molto intensa, che ha descritto l’arrivo di Dante nel Paradiso Terrestre, la successiva scomparsa dell’amata guida Virgilio, l’incontro con Beatrice, un incontro atteso e desiderato fin dall’inizio del viaggio.
Lettura attuale ed esistenziale
Tanti ed estremamente vari gli spunti che ognuno ha potuto cogliere ed applicare alla propria vita. Non è mancato anche un riferimento alle vicende belliche di questi giorni. In sala era presente un giovane libanese al quale il pubblico ha riservato un applauso convinto pensando alle sofferenze di tutto il Medio Oriente.
Quella del prof. Vivaldelli è sempre una lettura esistenziale della Divina Commedia che parla all’uomo di oggi e lo aiuta a crescere e maturare. Un pubblico, ormai, insieme a Dante, “puro e disposto a salire le stelle” (Purgatorio, XXXIII, v. 144), pronto ad affrontare l’ultima parte del viaggio, i cieli del Paradiso.
Il 3 dicembre tra Vangelo e arte
In attesa di questa ultima tappa, la prossima serata proposta dalla Biblioteca ci immergerà, invece, nell’atmosfera natalizia. Martedì 3 dicembre, sempre al PalaRotari di Mezzocorona, il biblista rivano presenterà la seconda parte del racconto della nascita di Gesù, supportato dalle immagini di bellissime opere pittoriche, in un dialogo affascinante e stimolante tra Vangelo e arte.
(fonte Vita Trentina)