“Ringrazio Dio per il dono di ciascuno di voi, per il bene che siete per la nostra Chiesa diocesana, per come avete saputo vivere questo tempo di pandemia, con creatività pur tra tante difficoltà”. L’arcivescovo Lauro, accanto all’emerito monsignor Bressan, si rivolge in cattedrale ai 150 preti riuniti insieme a una cinquantina di fedeli (tutti contingentati per le norme anti-Covid) giovedì 13 maggio per la Messa del Crisma, rilanciata anche in diretta TV e streaming. “Più avanzo nel ministero e più mi accorgo dell’enorme distanza tra me e il Vangelo”, sottolinea Tisi invocando perdono da Dio e dai confratelli e ricordando anche “i grandi drammi che stanno segnando queste ore, in particolare la terra di Gesù di nuovo in preda alla violenza e alla guerra”.
Nell’omelia (QUI testo integrale) monsignor Tisi definisce “bella e drammatica” la vita del prete: da un lato la “seduzione che ha dato origine al ministero”, accompagnata però dalla “drammaticità insita nella sequela del Dio di Nazareth. L’opzione del dare, anzi del regalare la vita, costitutiva dell’essere di Gesù e magna carta della vita del prete mette paura”, riconosce don Lauro. “Nessuno, allora – incalza – , si fa prete. È fatto prete e tenuto in vita come prete dallo Spirito Santo che scolpisce in lui i lineamenti di Cristo“. “Mi piace immaginare il ministero presbiterale – rimarca l’Arcivescovo – come partecipazione all’oggi di salvezza inaugurato da Gesù, dove il servire e dare la vita è regnare. Le modalità della vita ministeriale andranno senz’altro ripensate, ma unicamente dentro questa prospettiva; diversamente, sarebbe un totale non-senso”. Dopo il rinnovo delle promesse sacerdotali, si è rinnovato anche Il rito della benedizione degli Oli: insieme al Crisma, sono stati benedetti anche l’Olio dei catecumeni e l’Olio degli infermi.
Durante la preghiera eucaristica il pensiero e il ringraziamento va ai preti anziani e ammalati (collegati grazie ai media) e ai preti defunti – ben 37 nell’ultimo anno (“alla loro intercessione – dice don Lauro – affidiamo la preghiera per il dono di nuove vocazioni”) – mentre dopo la comunione il vicario generale don Marco Saiani ricorda gli anniversari dello scorso anno 2020 (quando la Messa della Crisma non venne celebrata causa lockdown) e del 2021:
2020
Per il 2020 sono stati ricordati gli 80 anni di vita dell’arcivescovo emerito monsignor Luigi Bressan e i 75 del vescovo Giuseppe Filippi.
70° di vita presbiterale per monsignor Giuseppe Grosselli e don Elio Sommavilla;
60° don Pietro dell’Antonio, don Roberto Marchesoni, don Flavio Menapace, don Carlo Moser e don Augusto Tamburini;
50° don Luigi Benedetti, don Renato Bortolotti, don Vigilio Covi, don Venanzio Rossi, don Piergiorgio Malacarne, don Carlo Mottes, don Sergio Nicolli, don Paolo Rossi, don Luigi Sottovia, don Renato Tamanini e don Mario Tomaselli;
25° don Tiziano Filippi, don Bruno Morandini, don Renzo Scaramella, don Giampaolo Zulberti e don Walter Sommavilla.
2021
103 anni di vita e 79 di sacerdozio per monsignor Guido Avi;
75° mons. Remo Zottele;
70° mons. Armando Costa, don Mario Damaggio, mons. Marco Giuliani e don Pietro Kinspergher;
60° don Giulio Andreatta e don Pio Dallago;
50° don Augusto Angeli, don Livio Bosetti, don Bruno Erlicher, don Diego Mengarda, don Graziano Odorizzi, don Dario Sittoni, don Giovanni Battista Zeni e don Domenico Zocchi;
25° don Mauro Leonardelli e don Corrado Prandi;
30° di diaconato di Tiziano Civettini.
FOTO: GIANNI ZOTTA
RIVEDI LA DIRETTA DELLA MESSA DEL CRISMA: