Animata dalla comunità monastica che abita la quiete di Pian del Levro (Trambileno), si è celebrata giovedì 6 maggio una nuova tappa del percorso di preghiera vocazionale diocesano “Con gli occhi di Dio“. La veglia guidata dall’arcivescovo Lauro – in parallelo ai momenti organizzati nelle comunità parrocchiali su una traccia condivisa – è stata rilanciata anche in diretta audio, consentendo così a molti anche da casa di unirsi alla preghiera, alimentata dalla Parola di Dio, in particolare il Vangelo di Giovanni (Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore…”).
“Possiamo respirare l‘aria di Dio“, sottolinea don Lauro in un passaggio della sua meditazione, richiamando anche la recente celebrazione pasquale delle Chiese ortodosse. “La notizia è straordinaria: siamo messi in condizione di fare l’esperienza dell’Amore esistente tra il Padre e il Figlio. La prima lezione della Parola e dai fratelli dell’Oriente – sottolinea l’Arcivescovo – è il dire basta con il realismo che è la cosa più ‘irreale’ che c’è. Basta con il mettere confini ai desideri e alle aspirazioni, dobbiamo pensare in grande e sognare in grande”. L’Arcivescovo legge in questa difficoltà la chiave di lettura della crisi vocazionale: “Se siamo senza speranza è perché abbiamo perso la dimensione del desiderio, del sogno di Dio. Ma Gesù ci assicura: ‘Chi crede in me compirà le mie opere e ne farà di più grandi’. Tutti sono in grado di respirare l’aria di Dio. Nessuno deve sentirsi tagliato fuori. Per Dio – ribadisce don Lauro – non esistono persone scartate, finite”.
Prossima tappa di “Con gli occhi di Dio“: giovedì 1 giugno ad ore 20.00 nella chiesa parrocchiale di Predazzo.
RIASCOLTA LA VEGLIA (meditazione Arcivescovo dal minuto ’59)