La basilica di Santa Maria Maggiore a Trento ha accolto, giovedì 29 gennaio, l’appuntamento di “Passi di Vangelo” con il vescovo Lauro. Tema dell’incontro, trasmesso anche in diretta streaming video, era “Lasciare“: quando la vita ci pone davanti ad un bivio, cosa lasciare e cosa portare con sé? Come scegliere e come rimanere fedeli alla scelta fatta? E Dio, c’entra con le scelte?
A riflettere con i giovani di questi temi, all’inizio dell’incontro, è stato don Devis Bamhakl, sacerdote novello ordinato a settembre 2020 ed ora vicario parrocchiale ad Aldeno, che si è trovato proprio di fronte ad un bivio: continuare con la sua carriera in polizia, oppure seguire la voce del Signore che lo chiamava? Dopo un’esperienza in Terra Santa, don Devis ha confidato di non aver avuto più dubbi sulla scelta da fare.
Cuore dell’incontro è stato invece il vangelo di Matteo (6,1-8.16-18), dal quale il vescovo Lauro ha basato la sua riflessione: “Nell’umanità di Gesù – ci ricorda San Paolo – “abita corporalmente tutta la pienezza della divinità.” (Col 2,9) Dobbiamo tenere fisso lo sguardo su di lui, come ci rammenta la lettera agli Ebrei, se vogliamo conoscere la vita di Dio. L’esistenza di Gesù rivela in modo inequivocabile come sia distante anni luce da Dio la dinamica del farsi ammirare. Il bisogno di essere guardati e lodati è segnale inequivocabile di indigenza. Chi entra in questa dinamica, finisce in un corto circuito alimentato solo dall’applauso e dall’approvazione di altri. Inoltre, la sua esistenza diventa una fake-news: quel volto non rappresenta la verità; gesti e parole sono disabitati. Lasciare la prospettiva dell’essere ammirati non è in primis una buona azione morale, è imitare la vita stessa di Dio“.