Nella quotidiana messa nella Casa Santa Marta in Vaticano, papa Francesco ieri nell’introduzione alla celebrazione ha avuto parole per il comportamento del popolo di Dio di fronte alla fine della quarantena:
In questo tempo, nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e della obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non torni.
Ci sono poi “notizie false, calunnie, che riscaldano il popolo” e portano al “linciaggio”, dalle quali bisogna guardarsi bene. Accade contro i politici nei colpi di Stato, contro i martiri cristiani, è accaduto nella Shoah.
Tutti sappiamo che questo non è buono, ma quello che non sappiamo è che c’è un piccolo linciaggio quotidiano che cerca di condannare la gente, di creare una cattiva fama sulla gente, di scartarla, di condannarla. Il piccolo linciaggio quotidiano del chiacchiericcio che crea un’opinione. E pensiamo a noi, alla nostra lingua: tante volte noi, con i nostri commenti, iniziamo un linciaggio del genere. E nelle nostre istituzioni cristiane, abbiamo visto tanti linciaggi quotidiani che sono nati dal chiacchiericcio. Il Signore ci aiuti a essere giusti nei nostri giudizi, a non incominciare o seguire questa condanna massiccia che il chiacchiericcio provoca.
Oggi invece, celebrando la memoria di Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa, il papa iniziando la messa ha rivolto il suo pensiero all’Europa, come ha fatto altre volte in questi giorni caratterizzati dalla pandemia del Covid-19:
Oggi è Santa Caterina da Siena, Dottore della Chiesa, Patrona d’Europa. Preghiamo per l’Europa, per l’unità dell’Europa, per l’unità dell’Unione Europea: perché tutti insieme possiamo andare avanti come fratelli.