Papa Francesco: la cura degli altri è “vaccino” contro l’individualismo

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Con “un pensiero speciale” Papa Francesco ricorda “lo svolgimento generoso a tratti eroico della professione vissuta come una missione. Lo fa nella lettera rivolta a monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita, che partecipa alla cerimonia – voluta nell’odierna Giornata – in memoria dei medici, infermieri e personale sanitario deceduti a causa della pandemia.

Il Papa ricorda i “tanti fratelli e sorelle” che hanno “messo a repentaglio la propria vita fino a perderla” per poi sottolineare che il loro esempio “suscita in tutti viva gratitudine” e, aggiunge, è “motivo di riflessione”. “Di fronte a tanta oblatività – spiega – l’intera società è stimolata a testimoniare sempre più l’amore al prossimo e la cura degli altri, specialmente i più deboli”. Francesco ricorda “quanti anche in questi giorni con dedizione sono impegnati negli ospedali e nelle strutture sanitarie” e sottolinea che la dedizione è “un vaccino contro l’individualismo e l’egocentrismo e dimostra il desiderio più autentico che abita nel cuore dell’uomo: farsi accanto a coloro che hanno più bisogno e spendersi per loro”.

Il 20 febbraio di un anno fa, a Codogno, nella Bassa Lodigiana, una dottoressa, con accertamenti al di là dei protocolli, scopriva l’esistenza del cosiddetto Paziente 1 di Covid-19 in Italia. Il giorno dopo si registrava il primo morto da coronavirus. In seguito diversi studi hanno accertato che ci sono stati altri casi in precedenza, ma quel giorno resta una data simbolo ed è stato deciso di istituire proprio il 20 febbraio, a partire da quest’anno, la Giornata nazionale per onorare il lavoro, la professionalità e il sacrificio di tutto il personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19, rivolgendo un pensiero a quanti hanno perso la vita e a quanti ancora oggi sono in prima linea.

In occasione di questa speciale Giornata anche il presidente Sergio Mattarella ha parole di riconoscenza e incoraggiamento “verso tutti coloro che con professionalità e abnegazione si sono trovati, e tuttora si trovano, in prima linea nel fronteggiare l’emergenza pandemica che, a distanza di poco più di un anno dalla sua comparsa, ancora ci affligge”. Nelle parole del capo dello Stato anche la sottolineatura che “fin dall’inizio della diffusione del virus, il personale sanitario si è dimostrato all’altezza di una minaccia di così vasta portata, impegnandosi al meglio, con tutti gli strumenti a disposizione, al fine di evitare che l’epidemia precipitasse in una catastrofe irreversibile”. Ricorda, inoltre, Mattarella che “è stato un impegno contrassegnato da difficoltà e sofferenze” e sottolinea che il sistema sanitario italiano “pur tra le tante difficoltà, sta fronteggiando una prova senza precedenti e si dimostra più che mai un patrimonio da preservare e su cui investire, a tutela dell’intera collettività”.

Fonte: Vatican News