Sabato 26 aprile alle 10, sul sagrato di San Pietro, si terranno le esequie di Papa Francesco, presiedute dal card. Giovanni Battista Re. Il feretro sarà poi tumulato a Santa Maria Maggiore, secondo le volontà testamentarie.
Nella serata di lunedì 21 aprile il cardinale Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha presieduto il rito della constatazione della morte e della deposizione della salma nella bara, con la casula rossa e il rosario tra le mani.
Il trasferimento della salma in San Pietro
Mercoledì 23 aprile alle ore 9.00, la bara con il defunto papa Francesco sarà portata dalla cappella di Casa Santa Marta alla Basilica di San Pietro, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis .
Dopo il momento di preghiera, presieduto dal Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, avrà inizio la traslazione. La processione percorrerà piazza Santa Marta e piazza dei Protomartiri Romani; dall’Arco delle Campane uscirà in Piazza San Pietro ed entrerà nella Basilica Vaticana attraverso la porta centrale. Presso l’altare della Confessione il Cardinale Camerlengo presiederà la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma del Pontefice.
Per i funerali in arrivo a Roma capi di Stato e delegazioni istituzionali da tutto il mondo.
Le cause del decesso
Il testamento di Francesco
Miserando atque Eligendo
Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.
Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura.
La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura.
Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato.
Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus.
Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.
Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli.
Santa Marta, 29 giugno 2022
FRANCESCO
Nella foto (Vatican Media/Sir) il cardinale Parolin davanti alla bara di Francesco.