(1 novembre) “La gioia non è l’habitat in cui si muove la nostra quotidianità”. È la constatazione dell’arcivescovo Lauro, nell’omelia della s. Messa nella solennità di Ognissanti, nel pomeriggio di Ognissanti al cimitero di Trento, in memoria di tutti i defunti.
Monsignor Tisi rileva come il termine “salvezza”, cuore della fede cristiana, è “parola ormai dismessa. Sostituita da un vocabolario riferito alla cura ossessiva del corpo e alle sue performance. La vita – sottolinea – pensata come fabbrica della salute”.
Ma “il ricordo dei nostri cari, la struggente nostalgia nei loro confronti, dicono che l’uomo è molto più della sua vita biologica, della sua professione, della sua reputazione digitale”, rimarca l’Arcivescovo, secondo il quale dopo aver storicamente “coltivato l’indipendenza” rimane la percezione diffusa di “terribile solitudine”. “Nel volto dei nostri cari ritroviamo noi stessi”, ribadisce don Lauro. E aggiunge: “Sinonimo di salvezza è l’essere felici. Nel presente e oltre il limite del tempo” ed è “Gesù Cristo la grande chanche che ci viene data per puntare al cuore della felicità”. La pagina evangelica delle beatitudini, al centro dell’odierna liturgia, racconta come “l’essere misericordiosi, operatori di pace, perseguitati per la giustizia” sia una “formidabile opportunità di uscire dal guscio del nostro ‘io’, per approdare all’abbraccio con l’altro, unica fonte di gioia e di pace”.
“La dittatura del presente – conclude l’Arcivescovo – ci impedisce di comprendere che la vita beata, quando ‘Dio sarà tutto in tutti’, è cammino. Chi ama, ogni mattino percorre strade di novità”.
IN ALLEGATO TESTO INTEGRALE
L’eucarestia è stata concelebrata dal vescovo brasiliano monsignor Roque Paloschi, alla guida della diocesi di Porto Velho.
Sabato 2 novembre, commemorazione dei defunti, monsignor Tisi guiderà alle ore 11.00 la celebrazione eucaristica presso il sacrario militare del cimitero del capoluogo, in memoria dei caduti di tutte le guerre.
Per tutta la giornata di domani, giovedì 31 ottobre, monsignor Tisi confesserà i fedeli nella basilica di S. Maria Maggiore a Trento.