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“Nelle mani di Dio”. La scomparsa di papa Francesco nello speciale di Vita Trentina

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Vuole essere una “testimonianza di affetto nella preghiera” di tutta la Chiesa trentina l’edizione straordinaria dedicata dal settimanale diocesano Vita Trentina a papa Francesco, in edicola già oggi e nelle case degli abbonati.

Un numero speciale confezionato in poche ore – in linea con quelli già usciti alla morte degli altri Papi – che riporta una riflessione esclusiva dell’arcivescovo Lauro sulla malattia per Francesco  ( “Non l’ha mai nascosta, ma l’ha affrontata con grande forza d’animo. E ha sempre messo al primo posto gli altri, non se stesso) e il suo invito alla comunità a pregare “per e con” papa Francesco.

Quindi i commenti dell’arcivescovo emerito Luigi Bressan sul magistero di Bergoglio, di padre Patton sulla sua attenzione alla Terra Santa e di don Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve sulla testimonianza della gioia, di padre Alex Zanotelli sulla sua profezia di pace.

Vita  Trentina racconta lo sgomento e la commozione dei fedeli in piazza San Pietro con il reportage di Augusto Goio, riflette nella rubrica di Giorgio Lunelli sulle modalità dell’annuncio della morte tramite i social ma nel rispetto dello stile Bergoglio e riporta le dichiarazioni dei politici trentini.

Quindi la testimonianza di alcuni laici come gli studenti universitari Giacomo Mattivi e Davide Sgrò, l’ex sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il presidente delle Acli, Walter Nicoletti e lo storico Maurizio Gentilini.

Nel suo editoriale intitolato “L’ultima benedizione” il direttore Diego Andreatta parla di “compimento” per il magistero di Bergoglio nella misura in cui i cristiani sapranno continuare a “bene.dirlo” (come lui aveva chiesto loro in piazza San Pietro dodici anni fa) “vivendo il Vangelo della gioia nell’apertura mondiale di un mondo di fratelli tutti”.