Pinzolo e la Val Rendena in pellegrinaggio a Mantova, in memoria dei tanti migranti che fin dal Medioevo e soprattutto dopo il 1600, scesero in riva al Mincio per cercare lavoro e fortuna.
Si è rinnovata lunedì 11 novembre per la 34a volta la felice tradizione in occasione della ricorrenza di San Martino, con la S. Messa nella chiesa a lui dedicata e davanti all’altare fatto realizzare dai rendeneri, in memoria della loro comunità migrante.
L’altare venne restaurato per volontà dei trentini nel 1991 e da allora si svolge il pellegrinaggio con la S. Messa, quest’anno particolarmente solenne, considerata la presenza dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi e del vescovo di Mantova Gianmarco Busca (di recente ospite a Trento).
Entrambi hanno ricordato la storia del fecondo rapporto tra le due comunità che si fonda sui valori di tolleranza, solidarietà e integrazione. L’ex primario Marco Collini, tra i primi a promuovere l’amicizia tra Mantova e Pinzolo, nel suo discorso ha ricostruito la storia di un legame che resiste nei secoli.
Organizzata dal Comune di Pinzolo, la giornata ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, tra cui il sindaco Michele Cereghini, che al termine della Messa ha definito l’evento “un momento di grande comunità e condivisione”, prima dello scambio di doni con il vicesindaco di Mantova Giovanni Buvoli.
Alla cerimonia hanno partecipato anche i carabinieri trentini in congedo, i volontari della Croce Rossa e gli alpini.