“L’eucarestia ci restituisce forza, coraggio, autostima”. L’arcivescovo Lauro nella Messa in Coena Domini nel Giovedì Santo

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“In questo momento tanto difficile dell’umanità – dove a dominare la scena è la frustrazione, la delusione, una diffusa percezione di impotenza – il Pane Eucaristico ci restituisce forza, coraggio, autostima“. Le parole dell’arcivescovo Lauro risuonano nella cattedrale di Trento il 1° aprile, Giovedì Santo nella Messa in Coena Domini (nella Cena del Signore), in cui si fa memoria dell’ultima Cena di Gesù, istituzione del memoriale eucaristico, inizio del Triduo Pasquale. Un’ultima cena, quella di Gesù che “avviene – commenta l’arcivescovo nell’omelia – in una casa qualsiasi. Il primo altare è una tavola domestica, i grandi altari delle cattedrali sono venuti secoli dopo. L’altare originale del cristianesimo non lo trovi nelle chiese o nelle cappelle: è la tavola di casa“.

Nella celebrazione non si è potuto rinnovare, per via delle misure anti-Covid, il rito della lavanda dei piedi. Ma l’arcivescovo lo ha evocato citando nell’omelia Magdalene Delbrel: “Se dovessi scegliere una reliquia della Passione, prenderei proprio quel catino colmo d’acqua sporca. Girare il mondo con quel recipiente e ad ogni piede cingermi l’asciugatoio e curvarmi giù in basso e lavare i piedi. In silenzio finché tutti abbiano capito, nel mio, il Tuo Amore”.

E monsignor Tisi ha concluso: “Se il mondo non sprofonda è grazie agli uomini e alle donne dell’Eucarestia i quali, al farsi servire, antepongono il dono di sé, a somiglianza di Gesù che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la vita”.

QUI TESTO OMELIA

Rinviata (sempre per le misure in emergenza sanitaria)  a giovedì 13 maggio la Messa del Crisma solitamente celebrata al mattino del Giovedì Santo dal Vescovo insieme ai presbiteri diocesani e religiosi.

RIVEDI LA DIRETTA DELLA MESSA IN COENA DOMINI: