«Un’emigrante che ha saputo vivere il vangelo in modo eccezionale donandosi a Dio attraverso i poveri». Così l’arcivescovo Lauro Tisi ha definito Santa Paolina del Cuore di Gesù agonizzante nella Messa celebrata domenica 9 luglio a Vigolo Vattaro, paese natale dell’unica santa trentina scomparsa proprio il 9 luglio del 1942 a San Paolo del Brasile, terra dove era emigrata ancora ragazzina con i genitori. “Una vita eccezionale la sua”, commenta il giornalista Carlo Bridi, senz’altro il più appassionato dei biografi della santa, al secolo Amabile Visintainer, con la quale vanta anche un lontano legame di parentela.
Partendo dal paese di Vigolo come emigrante Amabile arrivò a fondare una Congregazione di suore che oggi è presente in 3 continenti: in molti stati dell’America Latina, tre Paesi dell’Africa e a Vigolo, paese natale della Santa. “Nella ricorrenza – racconta Bridi -, tutte le frazioni del comune della Vigolana si sono mobilitati con iniziative, quest’anno arricchite dalla presenza di una delegazione di 18 persone di Nova Trento e Vigolo del Brasile. Il fine settimana è stato particolarmente intenso fra eventi civili e religiosi. Molti i momenti emozionanti, dall’inaugurazione del bosco delle radici ai Frisanchi, dove sono state piantumate 5000 piantine, 350 delle quali con targa ricordo di un residente a Vigolo emigrato nel 18° secolo in Brasile”.
La delegazione di Nova Trento aveva portato il proprio gruppo Folk, che sabato sera si è esibito assieme a quello di Castello Tesino, con il quale è gemellato, in una serie di balli tradizionali del vecchio Tirolo, del quale anche il Trentino faceva parte quando nel 1875 molte famiglie partirono per il Brasile. Intensa anche la domenica con i brasiliani in visita al Santuario della Madonna del Feles ed al pomeriggio altro momento emozionate al teatro parrocchiale con la Filo ViVa, che ha messo in scena: “La piccola storia di una grande santa” ripercorrendo tutti i passaggi più salienti della vita di Santa Paolina, al secolo Amabile Visintainer, emigrata in Brasile all’età di 10 anni, dove assieme all’amica Virginia Nicolodi di Aldeno ha fondato una Congregazione di suore, ad oggi 300, presenti in tre continenti: Sud America, Italia e tre paesi africani.
Alla sera di domenica la santa Messa con una chiesa che dopo anni si è nuovamente riempita di fedeli e presieduta dall’arcivescovo don Lauro Tisi che ha definito santa Paolina «un’emigrante che ha saputo vivere il vangelo in modo eccezionale donandosi a Dio attraverso i poveri».
Dopo la messa concerto della banda di San Giorgio di Vigolo e nuove esibizioni del gruppo Folk di Nova Trento. Molto soddisfatte le tre suore della Congregazione della santa presenti a Vigolo: Suor Marli, Suor Anna, già superiora generale e suor Teresina. Festa anche al grande santuario di Vigolo in Brasile, dove erano presenti più di 15 mila persone.
“Una santa che nella sua vita – conclude Bridi – ne ha viste di tutti colori, ma che ha saputo mantenere la sua fede granitica”.