Caratterizzato da un’ampia partecipazione, 110 persone già alla partenza a Sanzeno, 210 (adulti, famiglie, bambini e ragazzi) all’arrivo al Santuario della Madonna di Senale, nell’alta Val di Non, si è svolto il 10 agosto il pellegrinaggio che, per la trentaduesima volta, il gruppo di preghiera ecumenica Samuele propone a residenti e ospiti della valle e della diocesi.
Ha accompagnato il cammino con le sue riflessioni don Cristiano Bettega, delegato del Vescovo per l’area “Testimonianza e impegno sociale” della diocesi di Trento.
Ad ognuna delle otto tappe, partendo da un salmo, ha regalato ai partecipanti degli affondi di ecologia della vita.
Ecologia dello sguardo alla partenza, a Sanzeno, invito a radicarsi nella bellezza di Dio per vedere l’uomo e il creato con occhi nuovi. Alla chiesetta di san Bartolomeo, a Romeno, ecologia della preghiera, per un cuore che si sa allargare includendo i bisogni di tutto il mondo. Ecologia dell’umiltà alla cappella “Madonna Brusada”, lungo i “pradiei” dell’alta valle, sollecitazione a stare al proprio posto nel creato, a non mettersi al di sopra di tutti e di tutto.
A metà percorso, a Fondo, nella chiesa parrocchiale dopo la pausa di ristoro, ecologia del rispetto, sollecitazione alla cura del creato dentro il quale siamo ospiti. Ecologia della speranza per la sosta di Tret, esortazione a non abbattersi di fronte ai problemi del creato, ma stimolo a tentare percorsi nuovi. E poi, a san Felix, ecologia della fedeltà, all’uomo, al progetto di Dio sulla creazione. Ecologia umana per la tappa di san Cristoforo, rispetto sommo per ogni persona, da accogliere sempre. E, all’arrivo, ecologia della consapevolezza, impegno a cercare di capire la vocazione del creato e dell’uomo.
Al santuario di Senale il gruppo “nuovi stili di vita” ha condiviso con i pellegrini alcune proposte di ecologia quotidiana, modalità semplice e concreta per trasferire nella vita gli otto passi di ecologia proposti nel cammino.
Un gesto di solidarietà tangibile, destinata ad un centro di maternità in una delle periferie povere della città di Lomè, in Togo, ha accompagnato i passi verso la meta e la celebrazione dell’eucaristia nel pomeriggio. Il progetto, portato avanti dalle suore camilliane, porta il marchio trentino perché voluto e avviato da una camilliana di Albiano, suor Lina Ravanelli. (Vanda Giuliani).