Nella solennità del Sacro Cuore, i padri Venturini hanno celebrato venerdì 24 giugno alla presenza dell’arcivescovo Lauro Tisi la Giornata di Santificazione sacerdotale, voluta dal fondatore padre Mario Venturini (1886 – 1957) come richiamo alla preghiera e all’attenzione per i sacerdoti- “Ringrazio per il servizio preziosissimo che svolgere a favore di tanti preti che vivono periodi di fatica e di difficoltà”, ha sottolineato mons. Tisi.
Alla Santa Messa nella chiesa di via dei Giardini hanno partecipato anche le Figlie del Cuore di Gesù, legate al carisma di padre Venturini, ed un significativo gruppo di laici che condividono le attività della comunità trentina; altri si uniscono in serata nella preghiera dei Vespri. Erano presenti anche i referenti degli Istituti religiosi maschili (il bertoniano padre Maurizio Baldessari) e femminile (la canossiana suor Daniela Rizzardi), in una partecipazione apprezzata sia dal provinciale dei Venturini padre Carlo Bozza che dall’Arcivescovo: “Nella Chiesa trentina va crescendo la comunione e la stima reciproca fra le famiglie religiose – ha notato don Lauro – in uno spirito sinodale che le vede sempre più attente alle ricorrenze e alla vita delle altre comunità”.
Attualizzando il tema del Sacro Cuore, l’Arcivescovo ha osservato che i cristiani devono saper tornare sempre alla fonte originaria del cuore di Gesù Cristo che si dona sulla croce per il mondo, evitando la tentazione di “rimpicciolire l’amore di Dio, depotenziandolo a misura di uomo”. Ha invitato a superare una visione idealistica e ascetica della santificazione sacerdotale per coglierne invece il valore concreto dell’affidamento al Signore: “Il buon prete non è una brava persona, ma chi si lascia trasformare dall’amore incandescente di Gesù”.