“In queste ore, sapere che c’è un Amore che non verrà spento da niente e da nessuno ci riempie di gioia infinita». Le parole accorate del vescovo Lauro sono risuonate in una cattedrale piena di fedeli (tra loro tanti giovani) per la s. Messa del Mercoledì delle Ceneri, la sera del 1 marzo, inizio della Quaresima.
“La Quaresima è sulle spalle di Dio, non del nostro sforzo e della nostra buona volontà. Dio cerca la ricomposizione e riconciliazione del suo popolo e ci dà speranza”, ha detto il vescovo commentando le letture del giorno. E ha aggiunto: “Oggi è tempo di salvezza. Questa realtà è abitata dall’Amore che nessuna violenza umana riuscirà a spegnere. E’ l’ora di Dio, che passa in mezzo a noi con la sua forza di perdono”.
Quindi la sottolineatura della dimensione “comunitaria” della quaresima: “Viviamolo insieme questo percorso quaresimale, perché Dio non è padre ‘mio’, ma padre ‘nostro’”. “Un Padre – ha aggiunto – che vede nel segreto: dietro al bisogno di visibilità e d’immagine che tutti abbiamo c’è la mancanza dell’esperienza del Padre, c’è la solitudine di chi si sente figlio di nessuno”.
Infine un riferimento alle opere legate alla Quaresima: preghiera, digiuno, elemosina. “Non sono frutto del nostro impegno, ma il regalo dello Spirito a chi intravvede l’amore di Dio”, ha concluso l’Arcivescovo, prima di compiere il rito dell’imposizione delle ceneri, simbolo della volontà di conversione..