In mattinata in Duomo, nel pomeriggio nel paese natale di Cis. La Chiesa di Trento ha salutato venerdì 24 maggio per l’ultima volta monsignor Giuseppe Zadra, ex vicario generale della Diocesi, scomparso a 86 anni.
“Mite è la parola più adatta per descrivere la sua umanità; mitezza senz’altro da addebitare al tratto felice del carattere ma, soprattutto, in quanto plasmata dall’incontro con il mite per antonomasia che è l’Uomo delle Beatitudini”, ha ricordato non senza commozione l’arcivescovo Lauro in un Duomo affollato, presenti molti sacerdoti e il personale della Curia diocesana.
“È l’incontro con questa mitezza, che in Gesù si è fatta carne e storia, che ha permesso a don Giuseppe di essere sorriso accogliente, di muoversi in punta di piedi senza far rumore, scrivendo uno straordinario inno alla discrezione” ha detto ancora don Lauro che in Zadra ha sempre avuto un amico e un confidente.
Al termine della liturgia funebre il vicario don Marco Saiani ha letto il testamento spirituale di Zadra e il messaggio di cordoglio inviato dal Brasile dal vescovo trentino monsignor Guido Zendron che era stato cappellano di Zadra.