Tanta gente sabato 20 gennaio nella chiesa di Sant’Antonio a Trento per l’ultimo saluto a Giampaolo Andreatta, 94 anni, grande protagonista della vita politica ed amministrativa della Provincia Autonoma di Trento, di cui fu direttore generale dal 1970 al 1994, dopo essere stato braccio destro di Bruno Kessler e spesso ispiratore oltre che testimone delle sue scelte di innovazione per il Trentino: dal Piano urbanistico provinciale all’istituzione dell’università a Trento.
Il settimanale Vita Trentina, nel commento del direttore Diego Andreatta, sottolinea come la terra trentina perda con Andreatta “un protagonista decisivo negli anni Settanta” ma anche un “intellettuale acuto e cristiano convinto”. “Andreatta – si legge ancora – è stato anche un testimone originale del cammino del cattolicesimo trentino, indagato prima come ‘osservatore partecipante’ dentro l’associazionismo universitario cattolico e tra le file dell’Azione Cattolica, poi come interlocutore e amico di sacerdoti protagonisti di quegli anni come i compaesani levicensi mons. Iginio Rogger e don Mario Bebber, l’assistente ecclesiale don Onorio Spada, l’ecumenico don Silvio Franch e il direttore di Vita Trentina don Vittorio Cristelli”. LEGGI TUTTO su vitatrentina.it