Dopo la mostra “Il silenzio”, dopo aver provato ad andare oltre, con la mostra “Dopo il silenzio”, dopo aver attraversato il silenzio imposto dalla pandemia e aver subito il tam-tam mediatico che lo rompeva e continua ancora a romperlo in modo ossessivo e spesso privo di senso, l’Ucai (Unione Cattolica Artisti Italiani) propone una mostra sulla parola. Sul suo potere generativo e rigenerativo ma anche sulla sua fragilità. E ancora sulla relazione tra la parola e i linguaggi dell’arte che privilegiano immagine ed emozione.
Verrà inaugurata venerdì 1 ottobre alle 17, in aula San Giovanni in cattedrale a Trento, e rimarrà aperta fino al 14 novembre (con orario 9-12 e 14.30-20). Gli artisti ospitati sono Anita Anibaldi, Marco Arman, Luigi Bevilacqua, Laura Bonfanti, Chiara Boratti, M.A. Marisa Brun, Carla Caldonazzi, Rita Cench, Mirta De Simoni Lasta, Tullia Fontana (Lula), Maurizio Frisinghelli, Bruno Lucchi, Silvio Magnini, Mastro7, Daniela Minerbi, Marlies Miorelli, Marco Morelli, Fabio Nones, Angelo Orlandi, Lina Pasqualetti Bezzi, Giuliana Pojer, Rita Savino Camilla Tosetti.
“Ha dato il ‘la’ al percorso -si legge nell’introduzione del catalogo della mostra “La parola”- la riflessione di Natale offerta da don Marcello Farina sulla parola di Dio che si è fatta carne. Ad essa sono seguiti gli approfondimenti sulle parole dell’uomo, riportati in queste pagine in forma estesa oppure in sintesi. Rappresentano le tracce di incontri mensili avvenuti per la prima volta attraverso la piattaforma digitale, fatto che di per sé ha aggiunto un’ulteriore prospettiva sulla natura e la portata della parola offerta e scambiata. Queste parole hanno accompagnato e arricchito il sentire degli artisti che hanno avuto modo durante l’anno di confrontarsi anche sui processi personali in atto, in ritrovi mensili, sempre virtuali, nello studio di singoli soci. La mostra è il risultato di questo percorso, e di un anno terribile ma creativo”.