(16 aprile) L’arcivescovo di Trento Lauro Tisi commenta così il devastante incendio alla cattedrale Notre-Dame di Parigi: “Mi ha molto colpito la folla che pregava, cantando, davanti a Notre-Dame. Lì mi è venuto spontaneo pensare che quella cattedrale è un simbolo che va ben oltre i credenti e che l’uomo non è descrivibile dal suo curriculum, non è ingabbiabile nella misurabilità del suo fare e del suo avere, ma è eccedenza, è di più, è commozione e stupore. Quella sofferenza davanti a Notre-Dame mi ha fatto dire che da lì dobbiamo ripartire per ricostruire l’Europa”
Anche Papa Francesco ha seguito con apprensione l’evolversi del drammatico incendio alla cattedrale Notre-Dame, domato nel corso della notte. Il portavoce vaticano ha dichiarato: “La Santa Sede ha accolto con incredulità e tristezza la notizia del terribile incendio che ha devastato la Cattedrale di Notre Dame, simbolo della cristianità in Francia e nel mondo”. “Esprimiamo vicinanza ai cattolici francesi e alla popolazione di Parigi e assicuriamo le nostre preghiere per i pompieri e quanti stanno facendo il possibile per far fronte a questa drammatica situazione”.
Grande commozione in Diocesi di Trento nel vedere le fiamme divorare un simbolo della cristianità, la cui costruzione venne avviata nel 1163, solo pochi decenni prima dell’inizio dei lavori per la cattedrale di San Vigilio (1212).