“Il Papa si è svegliato e sta in poltrona, continua le terapie con le stesse modalità dei giorni scorsi, compresa l’ossigenoterapia. Non ha ricevuto visite”. È quanto si apprende da fonti vaticane a proposito delle condizioni di salute di Papa Francesco, giunto al tredicesimo giorno di degenza al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale.
Nel consueto bollettino medico serale dovrebbero esserci, inoltre, informazioni sulla Tac di controllo effettuata ieri, la terza dall’inizio della degenza nel nosocomio romano, che risale al 14 febbraio. Sempre secondo le stesse fonti, è possibile entro la fine della settimana un nuovo incontro con i medici, dopo il primo briefing dal Gemelli del 21 febbraio scorso. Quanto all’interpretazione del termine “condizioni critiche”, utilizzato per descrivere lo stato di salute del Santo Padre, si precisa che va inteso nel senso indicato dai medici nella conferenza stampa citata, ossia che il Papa non è fuori pericolo e la prognosi è riservata.
Uniti nella preghiera
“Tutta la Chiesa italiana, popolo di Dio e Pastori, in questo momento di grande angoscia, sente il bisogno di stringersi intorno a Papa Francesco, nell’abbraccio della preghiera, per invocare da Dio Padre il dono della salute”. Lo afferma Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, invitando le comunità ecclesiali a pregare per il Santo Padre.
Un invito raccolto fin da subito dalla Diocesi di Trento.
Mentre prosegue la preghiera del rosario ogni sera in piazza San Pietro, tutte le comunità sul territorio sono invitate ad unirsi in preghiera. Per questo, l’Ufficio Liturgico Nazionale ha predisposto due schemi, uno per la recita del Santo Rosario e uno per l’Adorazione eucaristica, che potranno essere adattati nei diversi contesti locali.
Ai LINK sotto gli schemi di preghiera
Intenzioni di preghiera per il Santo Padre Francesco