Ottima partecipazione venerdì 19 luglio a Candriai, sul Monte Bondone, per la tradizionale Festa estiva del quotidiano Avvenire e del settimanale diocesano Vita Trentina, giunta all’ottava edizione. Nell’anno di Trento Capitale italiana ed europea del volontariato, cuore dell’iniziativa è stato il confronto fra i volontari e gli operatori della comunicazione dal titolo “Quando il volontariato (non) fa notizia”.
L’appuntamento è stato promosso dalle due testate giornalistiche in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato di Trento, l’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) l’Ordine regionale dei Giornalisti e la Pro Loco Monte Bondone.
La mattinata si è aperta con i saluti del presidente della locale Pro Loco Marco Conotter, del presidente del CSV Giorgio Casagranda, del sindaco Franco Ianeselli e dell’Arcivescovo di Trento Lauro Tisi
Le parole del sindaco
Il sindaco Ianeselli ha sottolineato l’esempio virtuoso di Avvenire e Vita Trentina nel documentare non generiche “buone notizie” ma “il sommerso del bene” (dice citando il presidente Mattarella) , rifuggendo facili “luoghi comuni anche a proposito del volontariato” e ha invitato a non dimenticare il ruolo cruciale dei giovani. “Non so se siamo città felice, come attestano anche le ultime indagini, di certo siamo frontiera permeabile e questo ci consente di essere città europea”, ha concluso Ianeselli.
L’intervento del vescovo
Dal canto suo l’arcivescovo Lauro ha ripreso le parole del Papa alla Settimana sociale, quando Bergoglio denunciava la presenza di una “democrazia malata”. “Essa – secondo don Lauro va di pari passo con una comunicazione malata, attraverso la quale si va a orientare l’opinione pubblica con narrazioni inverosimili che spostano il consenso e dove la violenza viene sdoganata come fosse un valore”. La comunicazione non è malata, a detta di Tisi, “quando le parole sono abitate dal gratuito, cifra del volontariato. Solo una parola gratuita è libera e liberante, permette di risanare le relazioni”. “Nel mondo della comunicazione vi sono uomini e donne che muoiono per raccontarci la verità. Ognuno di noi – è l’auspicio dell’Arcivescovo – potrebbe farsi un check-up per vedere quando le sue parole sono gratuite e libere oppure autoreferenziali, mirate a distruggere. Avvenire e Vita Trentina sono voci libere nel raccontare vita e cercare la verità”.
È quindi seguito il confronto a più voci introdotto da alcune “provocazioni” di Andreas Fernandez, responsabile della comunicazione del Centro Servizi Volontariato rivolte in particolare ai tre relatori: Diego Motta, caporedattore degli Interni di Avvenire, Stefano Arduini, direttore del mensile “Vita” e Vincenzo Varagona, presidente nazionale UCSI. Ha moderato il confronto Diego Andreatta. direttore di Vita Trentina, sul cui prossimo numero cartaceo e già nella versione online i lettori troveranno ampio reportage del dibattito e della festa.
Alla tavola rotonda ha fatto seguito il pranzo rustico a cura della Pro Loco Monte Bondone e un concerto del Corpo Musicale Città di Trento.