C’è apprensione in Diocesi di Trento per le condizioni di salute di padre Tullio Pastorelli, frate conventuale di Coredo, missionario in Cile, rimasto vittima di un grave incidente stradale nella serata di mercoledì 19 aprile a Santiago del Cile.
Padre Tullio, classe 1963, era uscito per fare un giro in bicicletta nei pressi del convento dove alloggiava, nella capitale, quando è stato travolto da un autobus di linea. Al momento non si conosce la dinamica dell’incidente. Come informa una nota del Ministro provinciale dei Conventuali, padre Roberto Brandinelli, padre Tullio è stato portato in ospedale e operato d’urgenza.
L’intervento chirurgico ha comportato l’amputazione di una delle gambe e del piede dell’altro arto. Al momento il religioso è ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni sono stabili. Non è in pericolo di vita e viene mantenuto sotto controllo per verificare il pieno recupero delle funzioni vitali. Padre Pastorelli era appena uscito da una lunga terapia per una seria patologia che lo aveva colpito negli ultimi anni. Per questo – fa sapere il Ministro provinciale – si “era deciso per lui il rientro in Italia e la collocazione, almeno temporanea, nella comunità di Brescia”.
A padre Tullio (attivo nella località di Curicò e attualmente ospite nel convento di Santiago) e ai suoi confratelli in Cile (tra cui altri due frati conventuali trentini, padre Christian Borghesi di Rallo e padre Matteo Martinelli di Rovereto) la vicinanza nella preghiera di tutta la comunità diocesana trentina, a cominciare dall’arcivescovo Lauro.