Il Dante di Vivaldelli, fra libertà e responsabilità

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Partecipata tappa, al Collegio Arcivescovile, alla scoperta della Divina Commedia

Non meno di cinquecento persone nell’aula magna del Collegio Arcivescovile, lunedì 19 febbraio, per la nuova tappa del viaggio del professor Gregorio Vivaldelli alla scoperta della Divina Commedia, proposto da Biblioteca diocesana Vigilianum, Stat e Arcivescovile . “Chi cammina vive” il titolo dell’incontro con il biblista trentino che ha guidato un pubblico attento e partecipe (molti i giovani) nell’antinferno dantesco e nei primi “cerchi”, tra ignavi e lussuriosi, soffermandosi, in particolare  sulle figure di Paolo e Francesca. VIvaldelli rilancia con passione  e professionalità la forza attualizzante del messaggio di Dante che “descrive l’aldilà per parlare all’aldiqua”. Il percorso antropologico, teologico e poetico, commentato dal docente rivano, svela gradualmente un intenso appello alla libertà e alla responsabilità di ciascuno (“Anche nel Trecento un 4 marzo si votava e secondo Dante sono gli ignavi quelli che non vanno a votare”, ha chiosato ), in una logica (anche biblico-evangelica) di amore autentico, capace di non scindere la dimensione emotiva da quella razionale. Prossima tappa, sempre al Collegio Arcivescovile, giovedì 19 aprile. Qui Vivaldelli alla radio diocesana Trentino inBlu